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Reptile Youth – Rivers That Run For A Sea That Is Gone

Creato il 30 gennaio 2014 da Iyezine @iyezine
Reptile Youth – Rivers That Run For A Sea That Is Gone - Magnifico Pop Profondamente Disagiato - Autoprodotto &l;
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http://www.iyezine.com/media_foto/2013/reptile.jpg indie Rivers That Run For A Sea That Is Gone Reptile Youth

Reptile Youth – Rivers That Run For A Sea That Is Gone

30 Gennaio 2014 A cura di:

Reptile Youth - Rivers That Run For A Sea That Is Gone

Reptile Youth
Rivers That Run For A Sea That Is Gone

2014 - Autoprodotto
Voto : 8.00 / 10

Tag: pop pop

2014-01-30 00:00:00 Massimo Argo

Un disco pop che è molto più punk di tanti dischi pseudo punk. Un duo danese che dà tutto nascondendosi sul disco, e dal vivo spacca tutto. Una bellezza malata, un make up che sgocciola dopo una notte di droghe e sesso controproducente.

Tornano con la seconda prova i danesi Mads Damsgaard Kristiansen e Esben Valloen, insieme dal 2009, che hanno cominciato la loro carriera nel 2009 con “Reptile Youth”, disco pubblicato dalla Hfn Music, l'etichetta che lanciò Trentmoller e Kasper Bjorke. Fin da subito si può notare la dicotomia stilistica fra disco e live. Il disco suona pop, ma i concerti sono molto punk, diretti e violenti. Il dinamico duo però vive di contraddizioni, e questa è una delle loro migliori caratteristiche. Si spazia in vari ambienti, ma la cifra stilistica rimane un pop suonato con urgenza punk, come se non rimanesse molto tempo e ci fossero un sacco di cose da dire. La musica è invero assai minimale, ma rende benissimo quel senso di decadenza e di debolezza che permea tutto il disco.
Per fare questo disco i Reptile Youth hanno lavorato con il meglio che offre la terra danese, ovvero Brian Thorn al missaggio, che ha al suo attivo opere come “The Next Day” del Duca Bianco, e “The Suburbs” degli Arcade Fire. La masterizzazione è stata effettuata da Joe Lambert, già al master per Animal Collective e The National. Tutto ciò per arrivare al lato oscuro del pop, alla luna nera dell'indie, senza dover dimostrare alcunchè.
Rivers That Run For A Sea That Is Gone è un disco bello e tremendamente fragile, potente e tossico. Ti entra dentro come una siringata di eroina, orgasmo che ha tra le sue fauci la debolezza e la morte.
Rimane un senso di meraviglia e di stordimento, come quando incontri qualcosa che ha dentro ma che non credevi potesse uscire.
Ottima prova per un gruppo mai scontato.
Tracklist:
1 Above
2 Colours
3 Rivers that run for a sea that is gone
4 Structures
5 Where you end i begin
6 We're all in here
7 Two hearts
8 JJ
9 All of the noise
10 Diseaesed by desire
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