Repubblica delle Banane
Bello il doppiopesismo dei media italiani: adesso tutti li’ a incalzare Fini (com’e’ giusto che sia) per le aziende off-shore e per la casa a Montecarlo; se invece fai una domanda a Berlusconi sei un comunista, e naturalmente sulla tua domanda cala il silenzio stampa e il silenzio radio.
Fra poco il Giornale finira’ col pubblicare 10 domande a Fini, come fece Repubblica con il loro Padrone. Patetici, veramente.
Mi piace soprattutto come il Giornale riporti pari passo tutte le dichiarazioni di Fini, Bocchino & C., tranne quando questi dicono che Berlusconi li attacca tramite i giornali di sua proprieta’. Praticamente proteggono il segreto di pulcinella. Cioe’, e’ come se io in questo blog fingessi di non essere me stesso, parlassi di me stesso tessendo le mie lodi, e se qualcuno commenta “eh, per forza in questo blog si parla sempre bene di albino: albino e’ l’autore dei post!” io lo censurassi.
Gosh, sto parlando come uno che vota PD.
Monarchia delle Banane
A prescindere da questo E non contento di andare in Italia venerdi, ieri ho iniziato a guardare per le ferie di Natale-Capodanno. Non esiste che resto a Tokyo pure questo Natale, qui a Natale/Capodanno – scusate il francese – e’ da spararsi sui coglioni. In pratica Natale non esiste se non per la parte commerciale, e capodanno e’ festa tradizionalmente “in famiglia"(anzi e’ l’unico momento dell’anno in cui i giapponesi cagano i loro consanguinei), per cui niente fuochi, (quasi) niente veglioni, niente spumante, niente chinontrombaacapodannonontrombatuttolanno, niente di niente. Tokyo e’ deserta (per modo di dire), restano in citta’ gli stranieri che non tengono famigghia e il cemento a far loro grigia compagnia. Tristissimo.
Il Natale invece e’ lucette colorate per le strade e regali MA non essendo i giappi cristiani, e’ giorno lavorativo. Il solito controsenso in salsa di soja, per cui ti chiedi perche’ cazzo mettano le luci in strada e gli alberi di Natale e poi il 25 vadano a lavorare. Io dico:
- O non fai nulla, e magari le luci in strada e la trafila del marketing coi regali ecc le fai un’altra volta (tra l’altro il 23 dicembre qui e’ festa nazionale, compleanno di quell’inutile macchietta chiamata Imperatore, l’unico imperatore al mondo che conta cosi’ poco da non essere nemmeno sulle monete. Spostare tutto il 23 e dare un senso alla vita di quel povero vecchietto no, eh?).
- O festeggi il 25, sposti una festa buddista a caso il 25, e al posto di chiamarlo Natale lo chiami festa della Banana. Al posto dell’albero di Natale in salotto di piazzi un banano con le palline colorate appese, mangi il pandoro alla banana, ti trovi in famiglia e canti “Bianco Banan” o “Banana del ciel” e tutti questi canti tradizionali bananalizi. Pero’ che si stia a casa dal lavoro, porca puttana, no che mi metti le luci in strada e poi devo andare a lavorare.
- Oppure, altra opzione: non fai nulla, ma figurarsi nella terra del marketing se non fanno nulla! Loro!
- Oppure, che forse e’ meglio di tutto, festeggi il Natale senza andare a Messa. Togli la parte cristiana, ok, ma che almeno si stia a casa dal lavoro.
Ma figurarsi. Qui naturalmente prima viene il marketing, poi vengono i film americani, poi viene il governo, poi viene il trauma post bellico, poi viene l’invidia del pene verso l’occidente, e poi viene – forse – il buon senso. Natale al lavoro, che triste.
Dicevo, non esiste che resto in Giappone a Natale. Si’, ma dove andare? Qui vanno in ferie tutti, i prezzi sono astronomici. Avrei voluto andare in Australia da mio fratello, e poi fare un salto a trovare gli amici a Brisbane – ma mi chiedono 1500 euro solo di volo, piu’ voli interni da prendere a parte! Allora si parlava con mio fratello di trovarsi alle Hawaii… altrettanto salasso.
Forse siamo riusciti a trovare qualcosa per la Thailandia. Certo, il Natale non si festeggia neppure li’, ma vuoi mettere almeno si va in spiaggia.