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Repubblica delle Fiabe – CANTO DI NATALE – PARTE III – FINE DELLE FESTE

Creato il 05 gennaio 2016 da Thefreak @TheFreak_ITA
Repubblica delle Fiabe – CANTO DI NATALE –  PARTE III – FINE DELLE FESTE

Le due di notte.

Incredibile, gli spiriti stavano rispettando orari e palinsesto. Non come la prima serata di RaiUno che sfora sempre e poi Vespa s'incazza!

Ebenezer si stava ancora contorcendo nel dormiveglia a causa dei sensi di colpa per le cazzate commesse in passato, ma tutti i suoi inutili "avrei dovuto" e "avrei potuto" furono bruscamente interrotti dal fragoroso suono di un corno. Scrooge saltò nel letto e aprì le tende del baldacchino:

"Che succede? Sono tornati i Marò?!"

La stanza da letto era inspiegabilmente illuminata da centinaia di candele, neanche fosse stata la sala da ballo della Reggia di Versailles durante il veglione del capodanno 1789 con Bob Sinclar al dj set, e nel camino era acceso un fuoco allegro. La camera, per giunta, era piena di ogni ben di Dio da mangiare: arrosti, maialini di latte, oche farcite di anatre farcite di polli farciti di quaglie, cornucopie traboccanti frutta candita, vassoi di dolci dai mille colori e brocche di vini pregiati. E una bottiglia di Fanta, che c'è sempre a chi piace.

In mezzo a tutto ciò, sedeva in terra un grasso omone con una pelliccia verde vagamente kitsch come tutte le cose natalizie, delle bacche rosse che gli cingevano la testa e l'espressione rubiconda di chi è visibilmente sbronzo e felice.

"BUON NATALEEEE!!! (rutto in dolby surround) Scusa, la carbonara.. Sono lo Spirito del Natale Presente! Gradisci un cordiale?"

Chiese, agitando con una mano una caraffa ricolma di cioccolata e rum.

"Ma che minchia ti suoni il corno alle due di notte che la gente dorme!"

"Ma in questa villa ci abiti solo tu! Dai, vieni qui a strafogarti con me che non la finisco mica da solo tutta 'sta roba.."

Ciò detto si accasciò su un vassoio di enormi trote salmonate e pannocchie.

"..Ehi, chi le ha messe le pannocchie vicino alle trote?!"

Lanciò dietro di sé una pannocchia e tornò ad accarezzare una trota.

Scrooge era confuso:

"Ma da dove viene tutta questa roba?"

"Eddai lo sai.. Canto di Natale l'hanno visto tutti in tutte le salse.."

"Io mai."

"Neanche quello dei Muppets?!"

"No"

"Quindi non sai neanche come va a finire?"

"No. Allora?! Da dove viene?"

"Viene dal cuore, Scrooge, dal cuore!"

"Che vuol dire?"

"Non l'ho mai capito, ma 'sta battuta c'è in tutte le versioni della storia, quindi anche qui per non essere da meno..."

"Ok, ma cosa ne facciamo?"

"Scusa ma quando tua madre cucina per il cenone di Natale, qualcuno per caso si preoccupa del fatto che oltre metà di quella roba verrà buttata? "

"Giusto... Vabbè Spirito andiamo, portami da qualche parte a farmi vedere qualcosa di triste e poi fammi la morale."

"Ascolta, secondo il copione dovremmo andare a casa del tuo stagista schiavizzato Bob Crachit a guardare quanto si puzzano di fame lui e la sua famiglia, proprio come si guardano le scimmie allo zoo. Poi tu dovresti commuoverti per il figlioletto storpio, eccetera eccetera..."

Disse lo Spirito con poca voglia mentre si ciucciava una testa di capretto caramellato.

"OPPURE! Possiamo strafogarci insieme qui al calduccio. Tanto sei un vecchio usuraio taccagno e rotto in culo e non sarà certo la visione di un gruppetto di morti di fame a farti cambiare vita."

"No, infatti.."

"Perfetto! Ergo vieni qui vicino a me, ma prima di sederti prendi laggiù la vasca degli M&M's che li buttiamo nella ciotola della crema di mou e poi ce li spalmiamo addosso.."

"YEEEE"

Ebenezer Scrooge e lo Spirito del Natale Presente in meno di mezz'ora devastarono in grande giubilo tutti i valori delle loro ultime analisi del sangue.

Ma alle tre di notte in punto, implacabile come tua madre quando entra in cucina proprio mentre tu sei con tutta la mano dentro il vasetto di Nutella, giunse il glaciale Spirito del Natale Futuro. Era incappucciato in un lungo mantello nero e una nube di freddo e oscurità lo avvolgeva. Con la sua voce sibilante come un sospiro disse:

"Che cazzo sta succedendo quiiihhhh"

Lo Spirito del Natale Presente ed Ebenezer smisero di farcire di mortadella il pandoro e lo fissarono intimoriti.

"Eehii! Cariiiiissimo collega, come stai!!! Vieni qui che ce n'è per tutti.."

"Dovevi portarlo a casa di Crachit per farlo sentire una merda! Poi io l'avrei portato al cimitero per gettarlo nella sua stessa tomba e farlo cagare un po' sotto! Come pensi di cambiarlo facendogli mangiare pandoro e mortadella?!"

"Beh si spaventerà comunque! Si spaventano sempre dopo un infarto da tappo di colesterolo.."

Ebenezer, che fino a quel momento aveva guardato lo Spirito del Natale Futuro con timore reverenziale, si voltò di scatto verso il suo grasso compagno di merende:

"Cosa?! Quale infarto?"

Ma lui semplicemente scrollò le spalle e sorrise leggermente con un'espressione il cui sottotitolo era:

"Che vuoi da me?! Ognuno è artefice del proprio futuro e del proprio presente. Se conduci una vita di merda, la vita te lo farà sapere. Nulla di personale."

Ebenezer sentì una fitta al petto e schiantò a terra, ma nella caduta si aggrappò alla tovaglia del tavolo dove erano poggiati i liquori, anche quelli provenienti dal cuore. Lo Spirito del Natale Presente fece appena in tempo a salvare la bottiglia di crema di limoncello e senza distogliere lo sguardo dal corpo esanime di Ebenezer disse al collega:

"Chiama un'ambulanza. E poi sparati un bicchierino di questo che l'ha fatto mia madre."

Ebenezer si svegliò la mattina del 25 dicembre in una stanza d'ospedale. Era frastornato.Ciò nonostante notò il culo dell'infermiera che gli stava aggiustando la flebo.Questo sì che era un buon inizio per la sua nuova vita.

FINE


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