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Repubblica delle fiabe – Il Partito anarco-insurrezionalista del dott. Robin Hood

Creato il 23 giugno 2015 da Thefreak @TheFreak_ITA

C’era una volta una selva grande, fitta e oscura dove spesso Luca Sardella andava a raccogliere tartufi accompagnato da uno sventurato cameraman della Rai.

In questa foresta abitava un manipolo di uomini che rubavano ai ricchi per dare ai poveri. O almeno questa era la loro “mission” aziendale.

Si facevano chiamare “i figli di Sherwood” e il loro CEO era il Dott. Robin Hood.

Il Dott. Hood era un galantuomo che ne aveva viste di cotte e di crude, anni prima era partito per un lungo viaggio di lavoro, con Riccardo Cuor di Leone e tutto il gotha della finanza europea, per discutere con i sultani mediorientali della spartizione di una delle più grosse holding di potere religioso: Gerusalemme!

Lì però le trattative presero una brutta piega, e quello che doveva essere un cortese incontro tra colletti bianchi degenerò presto in un bagno di sangue di querele reciproche, denunce alla corte dei conti, rappresaglie finanziarie e celeri fughe notturne con valigette piene di cash.

Insomma, senza scendere troppo nei dettagli, l’avventura andò davvero male e il Dott. Hood, ormai sul lastrico, fece ritorno in Inghilterra senza un volo di prima classe, senza una casa al mare, senza un pacchetto azionario e senza il becco d’un quattrino.

Ma la necessità accende l’ingegno e infatti il Dott. Hood si reinventò: da spietato capitalista senza scrupoli quale era, si trasformò in paladino del popolo iniziando a sbandierare un socialismo di facciata. Rastrellò dalle campagne la schiuma della terra raggruppando uomini ignoranti e controllabili, costituì un partito di estrema sinistra e ne dispose la sede legale nella foresta di Sherwood che diventò la prima foresta occupata del mondo. Praticamente una comune hippy con meno droghe sintetiche ma molta più puzza di sudore.

Il Dott. Hood e i suoi faccendieri iniziarono a derubare e truffare tutti gli sventurati mercanti che passavano nei pressi del loro quartier generale. Dopo ridistribuivano il 10% ai contadini affamati, che così rimanevano affamati, e il 90% se lo mangiavano loro sotto la voce “spese di partito”.

Inoltre iniziarono a predicare grandi soluzioni contro la crisi che attanagliava il paese: stralcio unilaterale dagli accordi internazionali, chiusura delle frontiere, uscita dall’euro e una generica autarchia economico-commerciale.

Leggendo tali programmi elettorali alcuni si chiesero allora quali fossero le differenze tra un partito di sinistra e uno di destra, ma non ottennero né risposte né attenzioni.

Nel frattempo il partito/esercito del raffinato Dott. Hood cresceva ben radicato sul territorio facendo leva sulle pene delle masse.

Un giorno nella foresta di Sherwood arrivò un altro gruppo di sbandati, disoccupati, cassaintegrati, esodati e figli della crisi, il loro segretario era un lussurioso mangia pane a tradimento di nome Little John che vantava un 4,7% alle ultime elezioni regionali.

Le bande di Robin Hood e di Little John non entrarono in conflitto, bensì si unirono in un accordo di par condicio, locuzione tardo latina il cui stretto significato era “ma perché nun magnamo tutti quanti assieme?!”

Dopo tale accordo i sondaggisti, che erano una sottocategoria di cartomanti solo un po’ più ripulita, cominciarono a fare annunci catastrofici prevedendo che nelle proiezioni elettorali la Coalizione di Sherwood sarebbe potuta arrivare fino al 16-18%!!!

Il nuovo movimento politico iniziò a dare fastidio alle tradizionali forze parlamentari ed economiche che erano abituate a mangiarsi l’Inghilterra in maniera elegante e discreta sin dal lontano 1066, anno in cui il normanno Guglielmo il Conquistatore attaccò la borsa di Londra con violente speculazioni e s’impossessò del paese comprando a prezzi stracciati tutte le sue più importanti industrie e infrastrutture.

Insomma i vecchi politici non volevano spartire la torta con i nuovi arrivati, e allora si appellarono al Re ad interim Giovanni Senza Terra, fratello del povero Riccardo Cuor di Leone ancora bloccato a Gerusalemme dalla gravissima guerra economica contro l’oriente.

Giovanni Senza Terra non sapeva che pesci prendere ed arrivò persino a considerare l’ipotesi di cavalcare l’onda populista di Robin Hood e Little John, ma i baroni del regno lo misero alle strette minacciando di spostare le loro grandi aziende nella fiscalmente vantaggiosa Olanda.

Dinanzi a tali intimidazioni Re Giovanni non ebbe altra scelta e si vide costretto ad inviare a Sherwood due battaglioni di Carabinieri in assetto antisommossa, il temutissimo Corpo della Guardia Forestale del Molise e anche due Marò ricevuti in regalo dal Pascià di Mumbai.

Alla vista di tale spiegamento di forze Robin Hood e Little John presero quello che poterono dal tesoro del partito e fuggirono ad Hammamet. Il resto dei loro compagni furono massacrati di botte, molti furono trascinati in galera da una feroce inchiesta condotta dai giudici di Manchester che passò alla storia come Sherwoodopoli, altri si suicidarono o furono “suicidati”, mentre gli ultimi, i più svegli, sgusciarono nelle fila degli altri partiti moderati e tradizionali usando come lasciapassare le manciate di voti di contadini che ancora avevano nelle circoscrizioni più miserabili, dove il normale potere statale non riusciva ad essere efficientemente coercitivo.

E tutti continuarono a mangiare come prima.

THE_ADVENTURES_OF_ROBIN_HOOD-10

Molti anni dopo un bambino di nome Bettino, dopo aver letto l’entusiasmante storia di Robin Hood e Little John, decise di entrare in politica, così corse a citofonare al suo grasso e grosso migliore amico per raccontargli il suo grande progetto:

Buongiorno signora De Michelis, c’è Gianni?”

Iniziarono i ruggenti anni ’80…

di Marco Improta All right reserved


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