E adesso sono tutti lì a fare il tifo per i prefetti salvaitalia (già tanto amati all'epoca del Duce).
Ma questo Tronca non è poi troppo immacolato. Solo quattro anni fa l'Unità (allora giornale insolitamente libero, oggi rinato come leccarenzi) e altre malelingue invidiose lo accusavano di uso indebito di pubblici privilegi (quel giorno che suo figlio andò a vedere la partita all’Olimpico con un’auto di servizio, l’attico dello Stato dove l’allora capo dei Vigili del Fuoco sarebbe vissuto, la casa del Corpo a Cortina dove sarebbe andato in vacanza, fino all’aereo P180 dei pompieri che, secondo i sindacati, avrebbe usato senza eccessivi risparmi).
Però l'uomo rifugge i rinfreschi, si schiera contro le nozze gay e, appena tornato nella capitale è andare a baciare l'anelon del Papa.
Queste sono le cose che farebbero del "sindaco" di Roma un buon sindaco, capace di amministrare.
Il commissario Tronca è adeguato e si vede.