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Reputation Management, per chi vuol lavorare

Creato il 23 febbraio 2015 da Dfalcicchio

Continuano le difficoltà per i giovani che cercano lavoro e per chi vorrebbe cambiarlo, provando strade nuove. Sono tanti anni ormai e la situazione è stagnante e, quando tutto si colora di nero, sembra non esserci soluzione. In realtà, nell’era digitale il lavoro bisogna anche crearlo, inventarlo, stanarlo dalle secche in cui si trovano molte imprese. Come afferma Carol Ames, collega comunicatrice con base in California, il lavoro c’è, ma non si fa vedere, perché i giovani devono sapere cosa vogliono e poi devono mettersi in caccia con il giusto equipaggiamento. Tra le professioni ancora nuove, in particolare in Italia, c’è il Reputation Manager, colui che tra Comunicazione, Tecnica digitale, Ingegneria reputazionale e con una spolverata di marketing, costituisce una figura fondamentale nell’impresa , per impostarne e controllarne la presenza sul mercato senza scossoni o negatività. Una figura che l’impresa cerca e che in Italia offre decine e decine di posti di lavoro, ma che bisogna ancora scoprire nelle sue technicalities e perizie. Il mondo della formazione di questi tempi offre di tutto, spesso anche troppo e, chi vuole lavorare, spesso sceglie ciò che già conosce, così è più tranquillo e pensa di investire meglio i propri soldi, che meritano sempre un investimento oculato. Ma troppo spesso il già conosciuto si rivela ripetitivo e non troppo utile. Vale allora la pena di tuffarsi in una formazione meno nota e più fruttuosa. E a questo proposito, Il Reputation manager ha oggi finalmente il suo primo Master italiano, presso l’Università IULM di Milano. E’ una proposta executive, veloce, di alcuni mesi, con impegno solo al venerdì e al sabato mattina. E’ una strada per scoprire e trovare una professione nuova, articolata, mai banale. A proposito, il Master parte alla metà del prossimo aprile.
A presto. See you soon. A la prochaine.
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