Magazine Poesie
Da che tempi o ammassi
sempreterni folli
tu prendi il piscio
dalla catena oscura
e ne fai lordura
ch’assomiglia al topo al granchio
al verme che striscia & liscia
negli anfratti bassi
dell’avvenuta storia
senza nulla chiedere
perché chiedere è obbedire lercio
è sfregio è rantolo
di catastrofica morte
è picco è ricco
è buono e santo
e si capisce solo quando
tutto è fatto
in questa dannata sorte?
* Come scrissi in un sito e in risposta a un commento, questi versi erano (e restano) un piccolo omaggio al poeta Andrea Zanzotto...
sì, i poeti (quando è possibile) bisogna omaggiarli in vita, omaggiarli post mortem vuol dire esaltare soltanto la propria vanità! Infatti quelle stesse persone che non sopportano versi "spoeticizzati", in quanto non conformi all'immagine tutta liricizzata che coltivano della poesia, sono poi le stesse che portano i loro penosi commentini sotto le poesie di questi grandi poeti. Per costoro i poeti valgono dopo la morte, in vita i loro versi sono piscio e non limonata.