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RES PUBLICA- Week-end all’insegna di importanti lezioni d...
Creato il 14 maggio 2012 da MassimocapodannoLa Prof.ssa Severino durante una lezione. AMALFI- Res Publica, la Scuola di Formazione Civica e Politica, organizzata dalla rete dei Forum de “La Costiera dei Giovani”, è entrata nel vivo affrontando lo scorso week-end due temi di scottante attualità: “Tecnica e Politica tra legittimazione e consenso” e “Quali prospettive in un mondo in crisi”.
La lezione è stata introdotta dalla Prof.ssa Severino, docente dell’Istituto Liceo E. Marini, che ha commentato alcune scene del film “Orwell 1984”. L’attenzione è stata concentrata in particolare sul contesto di scrittura dell’opera, la manipolazione della memoria, l’interazione tra libertà e logica, il concetto di bispensiero, il rapporto stretto tra democrazia e linguaggio: la manipolazione del linguaggio, ed il perché l’espressione “grande fratello” ritorna ad essere usata anche nella nostra società. L’intervento della Prof.ssa Severino si è concluso con il monito di Orwell al mondo dei letterati, chiamati a prendere posizione contro ogni tipo di totalitarismo.
Dopo l’eccellente intervento della docente, il prof. Volpe, docente di diritto amministrativo dell’Università di Salerno, con un ragionamento stringente e sagace, ha affrontato la critica dicotomia tra governo della politica e governo della tecnica. Attraverso un’illuminante fuga nel passato, ha dapprima citato il mito delle origini delle civiltà, narrato da Protagora di Abdera, sofista dell’Atene della seconda metà del V secolo, padre dell’idea di partecipazione democratica, e poi l’argomentazione platonica demolitrice di un’idea egualitaria di democrazia per la diversa distribuzione delle qualità razionali fra gli uomini.
E’ ritornato al presente ricordando che la nostra Costituzione assegna al principio democratico il valore di principio guida dell’Ordinamento, il cui contenuto si manifesta nel controllo attivo e diretto dei cittadini sull’esercizio del potere. Alcuni articoli (artt. 13 e ss. Cost. ; artt. 2, 3, 17, 18, 21, 49 Cost. ) della norma costituzionale mostrano l’impraticabilità di un modello relazionale ed istituzionale, che abdichi alla scelta politica dei valori priorità democraticamente formata, in favore di un modello tecnocratico alternativo, che governa, appellandosi all’infallibilità di saperi che pretende neutri ed oggettivi.
Tuttavia, considerando che la separatezza tra tecnica e politica si è andata attenuando nei sistemi costituzionali contemporanei, il prof. Volpe ha concluso il suo intervento affermando che “politica e tecnica condividono un universo di interazione regolamentato dalla necessità di reciproca integrazione. Per tal via, la tecnica, per un verso, deve rinunciare al postulato di univocità ed infallibilità dei propri saperi e da un pericoloso isolamento intellettuale, predisponendosi al confronto dialettico, nella scelta dei sistemi di interpretazione e dei principi di azione. Dal canto suo, la politica deve, in autonomia e dialetticamente, arricchire dei saperi tecnici l’area della decisione politica, ideologicamente orientata, innestando, sulla decisione, un processo di crescita culturale del cittadino e, quindi, della propria classe dirigente, che dia titolo e fondamento al libero convincimento degli attori e rigore, consapevolezza e responsabilità ai processi dialettici”
Il prof.- Volpe...
Alla lezione di sabato sulla crisi economica e finanziaria, ha fatto da prologo il prof. D’Amato, portando all’attenzione del pubblico il caso islanda , che nel film - documentario “Inside job” viene utilizzato per spiegare la crisi di Wall Street e dell'economia mondiale, perché la crisi finanziaria dell’isola atlantica è stato il preludio alla tempesta perfetta.
Il prof. Adalgiso Amendola, docente di Economia Internazionale dell’Università di Salerno, ha poi illustrato come si sia passati dalla crisi del mercato immobiliare negli USA alla crisi finanziaria, analizzandone cause e conseguenze. La crisi è iniziata a causa del dissesto dei mutui subprime negli USA, ma essa è anche la conseguenza di lungo periodo di 30 anni di deregolazione del sistema finanziario, avviati da Regan a Tatcher all’inizio degli anni ’80 , della cartolarizzazione dei titoli di credito e della creazione dei Credit Default Swaps (certificati assicurativi che assicurano contro il rischio di insolvenza connesso a singoli titoli di credito).
Dopo aver descritto la catena della cartolarizzazione particolarmente rilevante nel settore dei mutui immobiliari, ha illustrato come a partire dal 2000, fino a metà 2006, il prezzo delle abitazioni USA fosse cresciuto moltissimo creando una “bolla immobiliare”. Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l’attività conveniente e poco rischiosa. Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il mutuatario “subprime” potesse veramente ripagare le rate.
La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi d’interesse molto bassi prevalenti negli USA dal 2001 al 2004. In seguito, il prof. ha introdotto il concetto di “leva finanziaria” ( rapporto di leva = Attività/Capitale) , ha spiegato come il crollo dei prezzi delle case negli Stati Uniti tra il 2006 e il 2009, abbia messo in ginocchio l’intera economia portando ad un congelamento del credito.
La lezione è proseguita facendo riferimento alla politica monetaria adottata dalle banche centrali e alla politica fiscale messa in campo dai governi, che ha portato a un forte aumento del debito pubblico ed ad un’elevata inflazione.
Res Publica tornerà la prossima settimana con gli ultimi due appuntamenti. Venerdì 18 Maggio ore 16:30, al Salone Morelli, si parlerà della “crisi italiana” con il Prof. Adalgiso Amendola dell’Università di Salerno. Sabato 19 maggio alla stessa ora sempre al Salone Morelli, con il Prof. Foscari si parlerà del Trattato di Lisbona e la Carta dei diritti fondamentali.
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