Nato con l’obiettivo di fotografare, supportare e promuovere la ricerca italiana d’eccellenza offrendo contenuti e servizi a quattro pubblici diversi, il portale ha indubbiamente patito le incertezze politiche imposte dal cambio dei ministri che si sono alternati negli ultimi anni. Al ministro Profumo, scelto da Monti, ha fatto seguito Maria Chiara Carrozza e ora Stefania Giannini, il tutto nel giro di appena tre/quattro anni che hanno, di fatto, tarpato le ali ad un progetto che aveva come obiettivo di fondo mettere a fattor comune ricerca e ricercatori con imprese e realizzatori.
Quattro i portali allora identificati: per i cittadini tutti la sezione CONOSCERE, per le imprese e le pubbliche amministrazioni la sezione INNOVARE, per gli studenti e i docenti delle scuole secondarie di
Al momento è stata rilasciata la nuova versione della sezione CONOSCERE, che Mariassunta D’Alessio, già coordinatrice della rivista Atenei, ha voluto più di stampo giornalistico. Attiva anche la sezione FARE mentre sono in fase di costruzione INNOVARE e ESPLORARE.
Tutto ciò che mette insieme i diversi protagonisti della ricerca va salutato favorevolmente. Così è stato fatto per researchitaly quando è nato, così facciamo ora che viene rilanciato perché un tale strumento non può che fare del bene al sistema ricerca italiano.
Fonte: Media INAF | Scritto da Francesco Rea