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Resident Evil 6

Da Gamesconsole

Resident Evil 6Titolo: Resident Evil 6

Genere: Adventure Horror

Giocatori: 1-2

Sviluppatore:  Capcom

Distributore: Halifax

Uscita: ottobre 2012

Piattaforme: Playstation 3, Xbox 360

PEGI: 18

Resident Evil 6. Parliamo dell’ultimo capitolo della storica serie che si è rinnovato. Nonostante il rimpianto dei giocatori che utilizzavano il “vecchio” Resident Evil, questa evoluzione ha ottenuto, sia da parte degli stessi, e quindi del pubblico, sia dalle critiche  parecchio successo.

Zombie fashion 

Di seguito un aneddoto di due ragazzi nell’ambito dell’evento “Resident Evil”. Ci troviamo al Boscolo Hotel di Roma il 2 aprile: poco prima dell’aperitivo di benvenuto che darà il via al Captivate 2012. Una volta in camera, l’ attenzione è subito attirata da una felpa bianca macchiata di rossa posata su una sedia capovolta. A questo punto, invece di chiamare il consierge, certi che siano uno scherzo della casa nipponica, i due ragazzi si avvicinano. A tutto ciò uniscono gli indizi: la felpa è marchiata Tall Oaks University, la città dove partirà l’avventura di Leon Kennedy, e nella tasca c’è un bigliettino d’addio accompagnato a una polaroid della passata proprietaria del capo d’abbigliamento. A questo punto l’euforia aumenta, ovviamente per la presentazione del nuovo  Resident Evil 6.

Tre, è il numero perfetto 

Ebbene si tre è un numero che ricorre spesso nel mondo dei videogiochi, tre sono le volte che va colpito un boss, tre sono gli attacchi, tre sono i produttori di hardware e in Residen Evil 6 tre sono i protagonisti.

Non si parla solo di una storia, bensì di  tre avventure parallele in tre divere zone del mondo, per arrivare poi tutte a Lanshiang, in Cina.

Leon Kennedy, da tempo è al servizio della Presidenza degli Stati Uniti, come guardia del corpo del Presidente a Tall Oaks. Durante un comizio del Presidente ecco che avviene un attentato bio terroristico che colpisce la zona tramutando tutti, in zombie. I sopravvissuti solo due: Leon ed Helena Harper, un’ ex agente dei servizi segreti; quest’ultima è sospettata con il nostro eroe di essere la mente dell’attacco terroristico.

La storia di Chris Redfield è legata ad un evento assai misterioso che lo colpisce, insieme a Piers Nivans, un giovane cecchino facente parte della Bioterrorism Security Assessment Alliance, sei mesi prima degli avvenimenti odierni. I due sono in Cina, impegnati nelle operazioni di contrasto al bio terrorismo.

Jake Muller è il terzo protagonista, che ha un legame di sangue con Albert Wesker. Jake è suo figlio, anche se come sia stato concepito ancora non è chiaro. Jake ora fa il mercenario in una nazione dell’est Europa in guerra civile, vendendosi al miglior offerente per guadagnare denaro da spedire alla madre. Qui conosce Sherry Birkin, che convince Jake a seguirla alla ricerca delle sue misteriose origini.

Zombies are back! 

Ora proviamo a raccontare un livello visionato durante il Captivate 2012.

Niente più indigeni mutati, bensì vedremo zombie più tradizionali, lenti, ma immuni all’headshot.

Le prime fasi del livello dedicato a Leon, vogliono far crescere l’atmosfera, con fasi esplorative e l’incontro con alcuni civili chiaramente infetti, ma ancora umani. Questa fase è stata molto apprezzata, si tratta di una fase più riflessiva, un ritorno quasi alle origini.

Una cosa importante da dire però è che quando gli zombie arrivano a schermo il gameplay cambia totalmente tornando sui binari tracciati da Resident Evil 4.

Zombie da picchiare 

Passiamo ora alla fase di combattimento che si fa sempre più dura. Gli zombie utilizzano le mani nude ma fanno uso anche degli utensili più vari.
L’attacco fisico è una caratteristica presente fin dal primissimo capitolo della serie, ricordiamo con affetto la coltellata di Jill e Chris, ma Resident Evil 6 è molto più avanti, dotando Leon di calci talmente potenti da essere in grado di  sbalzare a diversi metri di distanza interi gruppi di zombie. Troppo eccessivo?

Un’altra novità sono presenti nel nuovo gioco: Leon che si getta a terra supino, e da terra poi riesce a sparare agli zombie, guadagnando distanza.

Non ci sono poi solo zombie a rendere difficile la vita dei protagonisti, ma anche tutta una serie di creature tra le quali per esempio il J’avo. Costui è un mostro creato dal C-Virus (un nuovo prodotto), in grado di rigenerarsi le parti del corpo ferite, evolvendole in parti mutate.

Poligosì, poligono 

Cosa che colpisce all’inizio del gioco sono le stanze che hanno creato; sale e saloni sono realizzati molto bene, e sono ricchi di elementi con cui interagire. Poi ci sono anche i giochi di luce che  creano atmosfera veramente fantastica, complici però anche gli effetti sonori.

Se vogliamo trovare una mancanza possiamo citare i poligoni, dove si potrebbe magari fare qualcosa di più. In particolare per quanto concerne gli arti degli zombie, sono particolarmente sotto tono, hanno insomma troppi spigoli a vista.

Torna la modalità cooperativa, sia in locale che via internet, che consente a un amico di unirsi alla partita in qualsiasi momento. Se si vuole giocare su un televisore, lo schermo si può dividere orizzontalmente, dando anche la possibilità di selezionare l’inquadratura della telecamera.

Come ultima cosa un’informazione che potrebbe interessare ai giocatori: ritorna la modalità Mercenaries, ma questa volta sarà disponibile fin da subito.


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