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Resident Evil: Afterlife – Paul W.S. Anderson

Creato il 03 ottobre 2012 da Maxscorda @MaxScorda

3 ottobre 2012 Lascia un commento

Resident Evil - Afterlife
Si fa presto a di film film di serie B e si fa presto a dire regista scadente. Tralasciando la spocchia di chi spara certe sentenze, di solito anime tristi dall’alito aromatizzato al salame, che come topi trovano rifugio nel buio di cinemacci con la solita palla iraniana dove anche la pellicola ha un sentore caprino, essere un buon regista e’ da relazionarsi al materiale che hai a disposizione.
Intanto Paul W.S. Anderson e’ il regista di "Punto di non ritorno" il piu’ formidabile fantahorror dai tempi di "Alien" e a questo proposito, "Alien vs. Predator" non sfigura affatto con le saghe di entrambe gli alieni.
Che se ne dica "Mortal Kombat" e’ ben fatto e divertente e dato il soggetto di partenza, ha fatto miracoli, fino ad arrivare alla saga di "Resident Evil" che continua perche’ appassiona e diverte. Se poi c’e’ intelligenza, tecnica e conoscenza della materia, personalmente non chiedo altro.
Per farla breve, sara’ che siamo quasi coetanei, sara’ che immagino sia uno di quei tizi con cui si parla per ore e ore di cinema, videogames e fumetti ma a me Anderson piace e sta simpatico.
Non sto a spiegare troppo della trama e del resto essendo il quarto capitolo della saga e’ difficile partire da qui seppur si possa riassumere che continua la lotta tra Milla Jovovich/Alice e la Umbrella Coproration, colpevole di aver infettato l’intero pianeta con un virus che zombifica gli esseri viventi.
Questa volta si ritrova a Los Angeles con pochi sopravvissuti e la speranza di essere salvati da qualcuno che sta inviando un misterioso messaggio proveniente da Arcadia.
Bel film, davvero girato molto bene. Non deve essere facile inventarsi sempre qualcosa di nuovo eppure Anderson ci prova e dove non crea, espande il concetto. Ad esempio e’ da Matrix che non vedo un bullet time cosi’ originale e ben fatto ma le citazioni si sprecano tirando in ballo "Matrix" a man bassa, "Alien", "Lost in space", "The Island" e ancora "Terminator", "Silent Hill", "Mission: Impossible II", "Il silenzio degli innocenti" perche’ no e poi telefilm come "Prison Break" (grazie Elisa per la segnalazione) e una buona dose di "Left 4 dead", giusto per dar spazio ad altri media e diciamocelo, chi ha un pizzico di geek nel sangue, si divertira’ come un pazzo a trovare collegamenti e relazioni con altri film o quant’altro.
Il cinema e’ un’arte, imprescindibile dal risultato finale ma se alla fine c’e’ passione, intelligenza e mestiere, il resto lo lasciamo agli amanti dei salumi.

Scheda IMDB


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