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Resident Evil: Degeneration – Kamiya Makoto

Creato il 16 settembre 2013 da Maxscorda @MaxScorda

16 settembre 2013 Lascia un commento

Resident Evil - Degeneration
Quando usci’ il film d’animazione "Final Fantasy", rimasi colpito e turbato.
Il primo importante passo verso il fotorealismo totale era compiuto e malgrado le enormi imperfezioni, notate piu’ oggi che allora, la strada verso la computer grafica come sostituta del cinema tradizionale e non quello d’animazione, era spianata.
A distanza di poco tempo, la qualita’ grafica e’ aumentata non poco ma cio’ che piu’  fa pensare e’ come tutta quella potenza di calcolo che pochi anni prima rappresentava lo stato dell’arto, nel 2008 si riduca a far da traino ad un videogioco. Sto parlando di "Resident Evil: Degeneration", film in CGI prodotto dalla Capcom che a sua volta e’ la casa madre dell’omonimo gioco e che proprio dal gioco eredita la continuity, lasciando il live action, quello con la Jovovich per capirci, correre per la sua strada.
Vicenda che si svolge qualche anno dopo la distruzione di Racoon City, tragedia che purtroppo pero’ non ha evitato il diffondersi del virus.
Con la Umbrella Corporation distrutta, ora il pericolo proviene dalla WilPharma, altra struttura supersicura, si fa per dire, che con un niente fara’ una brutta mentre i nostri eroi sono intrappolati all’interno.
Come detto, il ciclo dei film d’animazione segue la continuity del videogioco, non del live-action, quindi nessuna sorpresa se ci si trova all’interno di una storia che non si sa da dove provenga, sorpresa ovviamente per coloro che non hanno mai giocato agli innumerevoli episodi della videosaga. Dimentichiamoci quindi della Milla e ovviamente ci si accontenti delle similitudini, delle assonanze e dei molti personaggi che le due storie parallele condividono.
La trama e’ al limite dell’insensatezza, derivazione videoludica diretta per agevolare il videogiocatore anche di altre saghe, tipo l’inizio al terminal aereoportuale che ritroviamo paro paro in "Left 4 dead".
Si perche’ l’idiozia dell’ambientalista che sparge per il mondo il virus per colpire chi sparge per il mondo il virus, o lo trovi nei videogiochi o nel parlamento italiano. Almeno nel videogioco fa una brutta fine, consoliamoci.  
Alla resa dei conti, niente in tutto eccetto un po’ di sano divertimento, non impressiona tecnicamente pur non potendolo certo definire dozzinale ma anche questo e’ il segno dei tempi.

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