Vediamo che tante e tanti in questi giorni stanno arrivando sul nostro blog cercando informazioni su donne e Resistenza. Ci fa davvero piacere sapere che c’è un forte desiderio di conoscere l’Altra Storia, quella non raccontata sui libri di testo, quella taciuta o bandita dalla “Storia ufficiale”. Le donne nella Resistenza ci sono state, sono state tante, sono state fondamentali, tanto che senza di loro la Resistenza, per come ce la insegnano, non ci sarebbe stata.
Dopo aver dedicato una puntata al ruolo delle donne in quel particolare contesto storico, ci siamo rese conto che quella non era altro che la punta di un iceberg: documentandoci sulla Resistenza andavamo riscoprendo una Storia che, seppur distante decenni da noi, poteva esserci ancora raccontata dalla voce di chi quella Storia l’aveva fatta, vissuta. Ecco dunque il grosso problema, quello delle fonti: se ogniqualvolta il ruolo delle donne è stato diverso da quello di “angelo del focolare” è accaduto che queste gesta siano state nascoste, cancellate da chi si è occupato di tramandare i fatti che hanno contributo alla scrittura della Storia Ufficiale, come fare per ritrovarci, per conoscere il nostro passato? Come raccontare alle ragazze che siedono sui banchi di scuola che le donne nei secoli non hanno solo accudito casa e figli? Come portare ai loro occhi esempi differenti, che non solo sono esistiti, ma hanno cambiato il corso degli eventi?
Ecco perchè quest’anno abbiamo deciso di addentrarci maggiormente in quei passati dimenticati, ecco perchè stiamo parlano, proprio a ridosso del 25 aprile, di Risorgimento. Perchè la partecipazione femminile non è stata significativa solo negli anni Quaranta del Novecento. Se già questa Storia, in fondo molto vicina a noi, non ci è stata tramandata, cosa pensare di epoche ancora più lontane? Dove erano le donne? Cosa facevano?
Le donne c’erano, ce lo stanno raccontando in maniera molto appassionata e toccante Patrizia Zani e Isabella Fabbri, che già dalla prima puntata hanno pronunciato parole che tutt* abbiamo bisogno di sentire: stiamo parlando di fatti accaduti piu’ di 150 anni fa, ma la loro attualità è disarmante. E chi non conosce il passato, forse davvero sarà costretto a riviverlo.
Ascoltatele e ascoltateci, sabato prossimo, sempre dalle 13 alle 14, in diretta su http://www.radiocittfujiko.it.
Buona Resistenza, qualunque essa sia.
Pubblicato il 24 aprile 2013 alle 11:58 pm in Terza stagione | Feed RSS | Rispondi | URL trackback