#Respeto en el futbol

Creato il 04 ottobre 2011 da Vivalafifa @WlaFifa

Il 25 agosto 2007, le squadre spagnole del Getafe e del Siviglia sono in campo. Prima giornata della Liga, campionato iberico. A un certo punto, il difensore del Siviglia Antonio Puerta si accascia al suolo. Sembra subito una cosa seria. I medici entrano subito in campo per soccorrerlo. Arresto cardiaco. Un compagno di squadra, il portiere Andres Palop, gli spalanca la bocca ed evita che Puerta si soffochi con la sua stessa lingua.

Il giocatore si riprende e sulle sue gambe, assistito dai medici del club, si dirige verso gli spogliatoi. sarà l’ultima volta che Antonio Puerta vedrà il campo. Nella pancia dello stadio andaluso, il difensore viene colto da altri attacchi cardiaci ed è portato d’urgenza in ospedale. Morirà tre giorni dopo, a 22 anni.  Displasia ventricolare destra aritmogena, la causa. Una malattia che gli aveva già provocato malori e che avrebbe potuto essere diagnosticata con maggiore tempestività dai medici del club. Quegli stessi medici che la famiglia di Puerta accuserà, affermando che nonostante fossero a conoscenza del problema di Antonio, lo avessero costretto a giocare lo stesso. Quaranta giorni dopo la sua morte nacque suo figlio Aitor Antonio.

La morte di Puerta arrivò pochi giorni prima del match di Supercoppa Europea tra Siviglia e Milan. Le due squadre scesero in campo e, come segno di lutto, giocarono entrambe con il nome di Puerta sotto il numero di maglia. Nell’estate successiva, la nazionale spagnola vincerà gli Europei e dedicherà la vittoria al difensore.

A quattro anni di distanza, ci tocca dover dare spazio agli imbecilli, di cui il calcio sugli spalti degli stadi abbonda. Domenica scorsa, 2 ottobre, allo stadio Vicente Calderon di Madrid i padroni di casa dell’Atletico Madrid affrontano il Siviglia. Dagli spalti un gruppo di “tifosi” intona un coro: Ea ea ea, Puerta se marea. Puerta ha le vertigini. A giudicare dall’audio, il gruppo che intona il coro sembra piuttosto folto. Non sappiamo quanti fossero. Ma sappiamo come definirli. A voi la scelta dell’aggettivo migliore. Mejo no comentar, meglio non commentare, chiude il conduttore di El Dia del Futbol dopo aver mostrato il filmato. Guardate il filmato e scegliete se commentare o meno:

Secondo quanto riportato da El Mundo, il presidente dell’Atletico si è subito scusato. Attraverso il profilo Twitter della squadra, inoltre, il club ha espresso solidarietà al Siviglia. Dominguez, uno dei giocatori dell’Atletico, ha utilizzato l’etichetta #respetoenelfutbol.

P.s.: non siamo qui a fare i bacchettoni. Il problema riguarda tutti. Dal Belgio all’Italia. Sabato sera ero allo stadio (mannaggia) a vedere Inter-Napoli. Ho sentito gente cantare cori contro Balotelli o Rudy Guedè. Giusto per la cronaca.



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