E dopo due interessanti interviste attraverso cui abbiamo potuto conoscere meglio Daniela Giorgino e Antonietta Agostini e le loro passioni per - rispettivamente - la pittura e i romanzi, oggi ho per voi un post dedicato alla POESIA.
Ebbene sì, non parlavo di poesia da un po' di tempo! Sebbene io mi sia lanciata sul sentiero dei romanzi, che amo con l'anima e in cui riesco a esprimermi in maniera completa e appagante, la poesia agisce su di me sempre con un certo fascino intramontabile. Ne ho scritte, sicuramente continuerò a scriverne e adoro leggerne.
Vediamo brevemente chi è Francesca.
Francesca nasce in provincia di Napoli il 28 Novembre 1989. Attualmente frequenta la facoltà di Lingue, culture e letterature moderne europee presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Amante della musica, si dedica allo studio amatoriale del canto e della chitarra classica. La seguente raccolta poetica rappresenta il suo primo impegno in qualità di poetessa.
Ecco, "poetessa", è così che Francesca si definisce. Mi ha particolarmente colpito il fatto che abbia scritto "il mio primo impegno in qualità di poetessa". Se una persona si "impegna" a essere qualcuno o a fare qualcosa vuol dire che è certa di poterlo fare, che ha fiducia, che non teme minimamente la possibilità di sbagliarsi, di cambiare idea o di poter potenzialmente incorrere in una qualche deviazione. Sa di poterlo essere, e il motivo per cui lo sa è perché "lei lo vuole". Evidentemente tanto forte è la sua vocazione.
"Amo scrivere.." E non è una frase fatta, è l'autenticità del mio essere poetessa, è la profondità che mi permette di respirare. Attraverso i versi, riesco ad esternare me stessa, la luce che brilla in ognuno di noi.. Solo in tal modo posso farla splendere, e di tanto in tanto penso sia un peccato che un mezzo come il linguaggio, imperfetto ed inadatto, spesso non riesca ad esprimere pienamente l'ispirazione poetica, perfetta e sublime.."
Qui di seguito, invece, ecco come Francesca descrive la sua prima opera in versi, permettendo al lettore di pregustarne i primi sapori attraverso una "sinossi poetica" già di suo e consegnando le "chiavi di lettura" attraverso cui il lettore può comprendere più facilmente suoni, ritmi, significati.
Ho sempre creduto che dietro a una poesia si nasconda un po' della sofferenza dell'animo umano. Ma solo "un po'", perché secondo me la poesia in realtà racchiude "gli estremi": la felicità e la sofferenza ai loro apici. La poesia racchiude quello che di più travolgente si annidi nell'animo di una persona, le esperienze più elevate che l'uomo possa vivere. Così, uno imprime nei versi tutto ciò che di più bello gli accade dentro, e di più brutto.
Francesca me ne dà una specie di conferma, scrivendo queste parole:
"Ho raccontato in versi molte delle mie esperienze.. Le ho volute immortalare, poiché sebbene alcune parlino di sofferenza, restano ugualmente indimenticabili.."
E una poesia, e tutte le poesie e tutti gli scritti sono come calici, penso io, in cui riversiamo una parte di noi, e più parti di noi, parti profonde, per poi berne il contenuto.
Perciò capisco bene quando Francesca scrive:
"In Respiri di luna, ho lasciato parte della mia anima..."
E' la parte più profonda del nostro spirito che spinge la nostra mano a scivolare su per il foglio...
"Respiri di luna" è la prima raccolta poetica di Francesca Coppola, pubblicato il 26 luglio scorso per la Arduino Sacco Editore, e vi invito a dare un'occhiata alla cliccatissima pagina FB, che conta quasi tremila iscritti!
Sono certa che quest'opera vi abbia incuriosito. Tornerò a parlare di "Respiri di luna" perché ne scriverò una recensione, la mia prima recensione di un'opera poetica: spero che potrò esserne abbastanza all'altezza. :)
Simona Giorgino
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Per un'anteprima/ una presentazione della vostra opera, scrivetemi: alamuna@gmail.com