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Responsabilità

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Ho letto con attenzione il post di Lorella per poi provare tanta amarezza per le affermazioni pubbliche di quelle madri che mandano le figlie ai concorsi di bellezza, veicolando un messaggio pericolosissimo. Mi ricorda tantissimo il film “Acqua e sapone” di Carlo Verdone, ma le abbiamo sentite parecchie volte anche nella realtà, sopratutto nei concorsi di bellezza per bambine che abbiamo sempre denunciato e che proprio la conoscenza di questi mi ha spinto a creare ”Libera infanzia”.

Si tratta di donne che hanno vissuto la loro giovinezza durante gli anni del femminismo ma che ora influenzate da 30 anni di tv spazzatura non vedono le figlie come individui  a sè ma come un mezzo per realizzarsi. Ricordo una citazione di Pasolini:  I”l bombardamento ideologico televisivo non è esplicito:esso è tutto nelle cose, tutto indiretto. Ma mai “un modello di vita” ha potuto essere propagandato con tanta efficacia che attraverso la televisione. Il tipo di uomo o di donna, che conta, che è moderno, che è da imitare, che è da realizzare, non è descritto o decantato: è rappresentato!”.

Questo fatto mi scandalizza tantissimo e non solo perchè le madri desiderano che le loro figlie fossero riconosicute come le più belle di italia piuttosto che con altre qualità ma sopratutto perchè queste madri vedono le figlie come uno strumento e non come persone che possono relizzarsi come “Miss” perchè piace a loro. Rendiamoci conto che è un danno notevole quello prodotto dalla televisione, se ci sono genitori che considerano ancora le figlie come degli oggetti e non siamo per nulla cambiati dagli anni in cui i genitori si sentivano realizzati quando le figlie contraevano un buon matrimonio. Diciamo che l’apparire è un pò il buon matrimonio in chiave moderna e spesso le due cose sono correlate tra di loro perchè una delle conseguenze dell’apparire è il buon matrimonio, spesso con il calciatore milionario o il “briatore” di turno.

E’ chiaro che queste ragazze e ragazzine sono state incoraggiate dalle loro madri e magari alcune di loro nemmeno volevano fare le Miss. Perchè una Belen che mostra una farfallina perchè è orgogliosa di sè stessa e perchè è LEI a sentirsi realizzata non mi fa scalpore se questo è dovuto dalla sua scelta personale (ho sempre parlato di problema televisivo di immagine senza mai scalfire la scelta di chi vuole apparire).

Quanto a quelle madri, ritengo siano vittime di un sistema patriarcale, donne che si sentono realizzate solo in relazione allo sguardo maschile, dove il proprio destino dipende proprio da quegli sguardi, e l’affermazione “io attraverso lei mi realizzo” potrebbe essere decodificato come “Io mi identifico in lei in particolare all’aspetto estetico che mi ricorda quando ero giovane e che non ho saputo sfruttare”. E’chiara anche la mancanza di autostima ma non è un fatto individuale o biologico ma culturale e appreso da anni di bombardamento mediatico.

Non me la sento di attribuire tutta la responsabilità a loro ma al sistema. Spesso utenti di vario tipo ci hanno attaccate accusandoci di “essere a senso unico” e di non attibuire un pò di complicità a chi si presta a ingabbiarsi all’interno degli stereotipi di genere. Noi non abbiamo MAI detto che le donne sono esenti da ogni forma di complicità e responsabilità ma abbiamo scelto di nostra spontanea volontà di non occuparci di questo.

Per secoli noi donne siamo sempre state considerate responsabili anche di eventi dove la nostra ”colpa” o “complicità” era del tutto irrilevante. Pensiamo alla prostituzione. Malgrado questo fenomeno è nato a causa della domanda maschile e deriva proprio dalle guerre, dove le donne venivano rapite come “bottino di guerra” e vendute come schiave sessuali, si è creato il sostantivo di “puttana” con tantissimi sinonimi in lingua italiana, indicando una donna di “malaffare” cioè colei che è di facili costumi o che fa sesso in cambio di denaro. Le prostitute venivano lapidate in pubblica piazza fino ad alcuni secoli fa, ma quando fu abolita tale pratica, il termine “puttana” è ancora utilizzato non solo con chi sceglie di esercitare il mestiere ma anche per offendere i costumi sessuali o morali di una donna, ma non esiste la parola “magnaccia” per offendere un uomo che si comporta in modo sessualmente promiscuo.

Quello che abbiamo scelto di attaccare è il sistema, quindi riteniamo ad esempio che Antonio Ricci sia più responsabile di una velina poichè lui stesso ha creato il ruolo della Velina e anche in quanto adulto, così come riteniamo più responsabile chi procaccia la domanda piuttosto che l’offerta, quindi il consumatore.

A chi ci taccia di veterofemminismo e odio verso gli uomini, consiglio di leggere questo post anche per sopprimere un pò di confusione. Noi sappiamo benissimo che anche aspitanti veline, miss, vallette e madri sono consapevoli e complici del rafforzamento delle gabbie sociali antifemminili, ma abbiamo scelto di non prendercela con loro anche per altri due motivi:

Il primo potrebbe essere la mala interpretazione, ossia, che qualcuno possa scambiarci per bigotte o per invidiose se non ancora peggio maschiliste, perchè accusare due vallette di aver corrotto il sistema è un atteggiamento che possiamo notare nei maschilisti. Un pò come dire che la colpa della crisi e caduta del governo è di Ruby (che non era il Presidente del Consiglio) e non di Berlusconi.

In secondo luogo, le aspiranti Miss o veline sono ragazze o addirittura ragazzine, cresciute in assenza di modelli alternativi alla velina e in assenza di programmi televisivi alternativi alla spazzatura mediatica dei reality e Uomini e Donne è ovvio che se sono un pò carine desiderano fare la velina anche perchè conviene in termini di visibilità e guadagno economico.

Mi piacerebbe che qualcuno comprendesse la politica di questo blog e la sua posizione circa l’immagine femminile nei media. Un altro appunto: ci hanno sempre accusate di censura, noi non siamo per la censura ma contestiamo affinchè venga offerto un modello femminile alternativo dai soliti stereotipi. E’ ovvio che se un cartellone mostra una donna nuda con il claim “Montami sopra” ne chiediamo il ritiro perchè è sessista e offensiva ma non perchè è presente la ragazza in bikini o per il nudo femminile ma per il messaggio veicolato.

Mary



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