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Responsabilità del FMI per quanto riguarda le carenze del sistema sanitario in Africa occidentale

Creato il 23 dicembre 2014 da Marianna06

 

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“Le politiche dell’Fmi (Fondo monetario internazionale, ndr) hanno contribuito a ottenere sistemi sanitari finanziati male, poco preparati e con personale insufficiente nei paesi colpiti dall’epidemia di Ebola”: parola di Alexander Kentikelenis, docente inglese, coordinatore di uno studio condotto da diverse università britanniche, pubblicato oggi da “Lancet Global Health”, che responsabilizza il Fmi delle più che precarie strutture sanitarie dell’Africa Occidentale.

Ricercatori dell’Università di Cambridge e Oxford e della Scuola di igiene e medicina tropicale di Londra segnalano che i programmi dell’Fmi hanno imposto gravi restrizioni per anni a Stati come la Guinea, la Liberia o la Sierra Leone, impossibilitati a sviluppare sistemi sanitari adeguati. Carenze che ora si traducono nella scarsa preparazione, anche al livello della formazione del personale, di fronte all’emergenza rappresentata da Ebola.

Dando priorità agli obiettivi economici a breve termine, promuovendo la riduzione del debito – è la denuncia – l’organismo internazionale ha impedito che i governi investissero fondi sufficienti nella salute.

Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori hanno esaminato le politiche dell’Fmi fra il 1990 e il 2004: fra i fattori emersi, le sollecitazioni del Fondo affinché Guinea, Liberia e Sierra Leone varassero una serie di riforme economiche che hanno ridotto la spese governativa proprio in settori chiave come la sanità.

 

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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