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Restano solo le serie TV…

Creato il 21 giugno 2011 da Mdalcin @marcodalcin

 

Restano solo le serie TV…
Mentre guardo una fiction italiana, mi chiedo se la televisione ha ancora senso per me. Al momento sono pochi i programmi che destano la mia curiosità e, spesso, mi sento frustrato nel seguire talk show di infimo livello e ritrovarmi, ore dopo, con: muscoli del viso rilassati, espressione ebete, sguardo fisso sullo schermo. E poi odio sorprendermi annuire quando qualcuno casualmente dice cose che rispecchiano i miei pensieri.

L’unico rimedio è guardare serie Tv (americane), quelle veloci con multipli piani di narrazione, adrenaliniche. Se proprio sei troppo stanco per leggere, ma vuoi perderti in una storia avvincente, senza per questo smettere di pensare, le serie Tv (alla 24 per intendersi) sono l’unico prodotto possibile.

Alcune narrazioni obbligano a compiere rielaborazioni per essere comprese, mentre altre permettono di stare seduti sul divano senza concentrarsi troppo. Parte dello sforzo cognitivo deriva dal seguire storie multiple, dipanando il filo di trame narrative spesso strettamente intrecciate. Ma un’altra parte riguarda il completamento dello spettatore: comprendere le informazioni che sono state deliberatamente occultate. Le narrazioni che richiedono di completare alcuni elementi decisivi portano la complessità a un livello più impegnativo. Per seguire la narrazione, non è necessario soltanto ricordare. Occorre analizzare. Questa è la differenza tra programmi intelligenti e programmi che obbligano ad essere intelligenti. (Steven Johnson- Tutto quello che fa male ti fa bene)


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