Visto che l'ultima volta abbiamo parlato di come spesso i film non siano in grado di reggere il confronto con i libri da cui sono tratti, oggi vi parlo di uno dei pochissimi film che, per me, è piú bello del libro: Io non ho paura
Pur amando molto Ammanniti, autore del libro da cui è tratto, mi è capitato di vedere prima il film. Che mi piacque tantissimo. Quel meridione fantastico che ricordo perfettamente, i pomeriggi estivi, le distese di grano, i colori e i giochi del film ei personaggi, adulti o bambini che fossero, così vivi e veri. Cartoline di un'Italia inesistente ormai, ma il cui profumo di pane, di sudore, di terra e di sete ancora si sente nell'aria.
Uscii dal cinema entusiasta, sicura che se questo era quello che mi aveva dato il film, il libro, di un autore che amo, sarebbe stato un capolavoro. Purtroppo, no. Il libro è un bel libro, è vero. E la storia resta bella e interessante. Ma è meno bella. Non c'è nemmeno la filastrocca che Michele si canta per darsi coraggio...
Salvatores ha saputo darle un sapore e un colore e un profumo (perchè certi film profumano, nonostante tutto) che per me restano assolutamente i migliori.
Ci voleva un film, questo film, perchè il libro potesse davvero dire tutto.