La notizia resa nota dalla Protezione civile. Da tre giorni, dopo il raddrizzamento della nave, erano potute iniziare le ricerche delle ultime due vittime del naufragio, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi, i cui corpi non sono stati mai ritrovati. Si tratta di ossa ritrovate all'altezza del ponte quattro (Fonte:Laura Montanari)
Li hanno trovati, esattamente dove sospettavano che fossero,
vicino al ponte 4. Dove il lungo tempo passato in acqua ha trasformato e
trasfigurato ogni cosa. Sono stati i sommozzatori della Guardia
Costiera e quelli della Guardia di Finanza a individuare i resti umani
che ancora Concordia teneva in ostaggio. Lo ha annunciato il capo della
Protezione civile Franco Gabrielli, definendo il fatto "quasi un
miracolo". I resti sono stati visti a poppa all'altezza del ponte
quattro, e - ha aggiunto Gabrielli - "la posizione e la prima
impressione fanno ritenere che siano delle persone che stavamo cercando,
ma la prova definitiva ce la daranno gli ulteriori accertamenti e
l'esame del dna. Intanto saranno allargate le ricerche nella zona del
ritrovamento". All'appello, nel lungo elenco delle vittime, 32 che
questo naufragio si porta dietro, mancano Maria Grazia Trecarichi, 50
anni, siciliana e il cameriere indiamo Russell Rebello. Potrebbero
appartanere a uno di loro quei resti, potrebbero emergerne altri nella
stessa zona.
Il ritrovamento è stato effettuato nei pressi
dell'area 3 del centro nave, vicina al ponte 4 dove si presumeva
potessero trovarsi i due dispersi al momento del naufragio, all'esterno
dello scafo. L'immersione dei sub era iniziata alle 10 e si è conclusa
alle 12. Una volta individuati, i resti non sono stati però ancora
recuperati: è stata immediatamente informata la procura che ha disposto
il recupero e l'assegnazione ai Ris per gli esami. Nel pomeriggio i sub
effettueranno dunque un'altra immersione per riportarli in terra.
Con tutto il rispetto e la pietà umana per i parenti delle vittime, lasciatemi esprimere una opinione, da vecchio "marinaio della domenica": Io . dopo quasi due anni che questi corpi sono stati in fondo al mare, avrei chiesto di sospendere le ricerche di quei poveri resti. Non vedo cosa possa aggiungere il loro ritrovamento, se non altro dolore, altra rabbia. Corpi irriconoscibili, il cui ritrovamento - nel caso che la cosa fosse toccata a qualche persona a me cara - non credo che avrebbe lenito in alcun modo il mio dolore.
Ora ci sarà, credo, anche il supplizio aggiuntivo del "riconoscimento" di ciò che resta dopo due anni di immersione in acqua salata e inquinata. Auguro di cuore ai familiari che possano somatizzare al più presto il loro dolore, e - se posso dare dei consigli per una circostanza così tragica - direi loro soltanto di non partecipare al "rito" macabro, ed alche alquanto inutile, del riconoscimento. Cerchino di ricordarli come erano da vivi. Un caro saluto.
Tafanus