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Restiamo a casa? Meglio di no

Creato il 04 aprile 2013 da Ilovegreen @ilovegreen_blog

La Compagnia delle IndieSi chiamano Oriana e Antonella, sono campane e per il loro progetto artistico hanno scelto il nome di Compagnia delle Indie. Ma attenzione, non hanno nulla a che fare con i flussi commerciali con l’Asia, Indie, infatti, sta indicare l’ormai noto genere musicale (indie è la contrazione del termine indipendent).
Legate dall’amicizia e dalla passione per la musica, una notte d’estate hanno imbracciato i loro strumenti e dopo hanno pensato che forse le loro performance potevano essere condivise. Così a settembre creano un loro canale YuoTube, che ad oggi conta quasi 8000 visualizzazioni, ed una pagina Facebook.
Dai loro video, che raccolgono cover di Brunori, Dente, ed una simpatica rivisitazione di Restiamo in casa di Colapesce, traspare tanta passione e tanta allegria. Ed è per questo motivo che abbiamo voluto fare loro qualche domanda.

Il vostro progetto è molto giovane ed è nato quasi per caso. Vi va di raccontarci cosa è successo?
Ricordare come ha avuto inizio la nostra avventura ci fa sorridere. Era Agosto e noi eravamo impegnate in un coast to coast nella spettacolare Sicilia. Una sera a fine vacanza, stanche di fare baldoria, o di fare qualsiasi altra cosa, decidiamo di bere una birra e di Restare in Tenda. Ed ecco che tutto ha avuto inizio: ukulele, diamonica, ovetto alla mano e via.
Tra chi ha avuto fiducia in voi c’è stato anche Lorenzo Urciullo, alias Colapesce. Che effetto vi ha fatto duettare con qualcuno che prima ascoltavate soltanto in cuffia?
Beh molto emozionante, per non dire esilarante. Lorenzo ed i ragazzi della band quella sera sono stati carinissimi e simpaticissimi. Da Restiamo in tenda, a Satellite, a Stand by me, sembravamo la piccola orchestra dei disperati. Un ricordo bellissimo.

Le Indie
Il 13 marzo è stato un giorno importante per voi: avete debuttato su un palco insieme ad altri musicisti. Com’è andata?
Il 13 marzo è stato un giorno importante che non scorderemo. Il Black Cat, una bellissima location, un palco enorme, centinaia di persone, altri musicisti affermati sulla scena musicale campana (e non) e poi La Compagnia Delle Indie. Nonostante anni di esperienza live con altri progetti, eravamo iper emozionate, tanto da “sento tremare i ginocchi”. Ma la cosa più bella è stata condividere questa forte emozione, attraverso la nostra musica e con le persone che erano lì per ascoltarci. Bello!
Guardando i video sul vostro canale YouTube è facile capire quali siano i vostri gusti musicali. Ma c’è un cantante o un gruppo insieme al quale vorreste disperatamente cantare?
Che domandone da 8797987 di dollari. Perché poi voi farete di tutto affinché diventi realtà vero? (ridono di gusto)
Antoa: A primo impatto mi viene in mente lei, la suprema regina, Leslie Feist.
Ori: Ce ne sono troppi per i quali “sbavo”! Però considerando l’attitudine della Compagnia delle Indie, sarebbe bellissimo suonare con i Beirut in giro per le città, o le campagne sperdute, o sulle spiagge dove cantare e vendere cocco!
Programmi per il futuro?
Scappare in Australia! (ridono)
No, diciamo che vorremmo riuscire a trovare una nostra dimensione artistica e performare qualcosa che appartenga prima di tutto a noi. Per cui l’intenzione è quella di mettersi a lavorare duramente e a scrivere canzoni.
Nel caso non ci riuscissimo ci troverete in mezzo ai canguri!

Restiamo a casa? Meglio di no.

Restiamo a casa? Meglio di no.


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