(Ph: Roberto Bragotto)
E niente. Da troppo tempo non mi venivano idee, non mi venivano in mente cose da scrivere, non solo nel blog. Niente in generale.
Non avevo più nessun tipo di ispirazione.
Vuoi il caldo. Vuoi le fatiche delle giornate lunghe e costrette nei tempi rigorosi del lavoro quotidiano. I piaceri e i doveri delle abitudini umane e il trascorrere imperturbabile del tempo.
E altre mille subdole giustificazioni.
Così che ho deciso di cambiare due o tre cosine del blog, qua e là. Ho cambiato le foto, i font, i layout, e ....ho aggiunto anche due paroline al titolo.
(On board).
Tra parentesi.
Semplicemente per questi motivi.
1. La maggior parte delle idee, dei miei appunti (mentali) e delle epifanie sinaptiche nel mio cervello prendono una forma (o presunta tale) nel momento in cui sono sulla tavola da snowboard.
La passione per la neve, per lo snowboard, per la bellezza e la perfezione eterna delle montagne.
2. Alle volte, solo qualcuna, solo cinque o sei - o qualcuna di meno, forse, ho avuto qualche illuminante ispirazione provando a salire su altre tavole (skate, wake, surf). Ovviamente, anche la tavola dove se magna.
3. La parola board ha una infinità di significati e racchiude un mondo di sport e di attività. Un modo di essere. Un modo di vivere. Di fare. Di scommettere sulle cose.
[Board, trad.]
Abbordare, albo, arrembare, asse, bordo, comitato, cartone, consiglio, commissione, coprire, imbarcarsi, pasti, quadro, vitto, salire a bordo, tavola.
(Ph. Roberto Bragotto)
Alle volte, realizzo che il momento di maggior felicità, di maggior completezza, serenità, libertà e tutte le sensazioni meravigliose che mi vengono in mente ora, sono quelle dei momenti in cui scendo da una pista lunghissima, senza nessuno, senza niente, nessun rumore, nessuna voce. Solo paesaggio infinito, bianco. Verticale. Preciso. Assoluto. Imponente.
Sono quelle dei momenti che trascorro nei park, con le persone che amo. A cercare di imparare come si fanno le cose, in modo che siano fatte sempre un pochino meglio. Che sia sempre un po' meno difficile e faticoso anche quello che non avrei mai creduto di poter fare.
Sono quelle dei momenti in cui allaccio gli attacchi e metto la tavola in posizione verticale.
Le passioni sono così.
Impossibili da raccontare a chi ne chiede il motivo.
Impossibili da capire per chi non le condivide.