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Retrospettiva: "Bambola", di B.Luna

Creato il 12 ottobre 2011 da Carlo_lock

Divenuto famoso per la scena delle anguille e per la presenza di Valeria Marini (che-non-sa-recitare), spesso confuso con un film di Tinto Brass, ho recuperato una sera il film Bambola di Bigas Luna, ora che, dopo aver visto La pelle che abito di Almodóvar, sto riapprofondendo il cinema spagnolo.Incuriosito dai fischi e dal flop del film, mi sono chiesto e vi sto chiedendo: ma sono stati fischi dati a ragione? E' proprio tutto vero quello che si è detto di questo film? Lo sapete anche voi che mi seguite che non sono un coglione, no?Vediamo ora di ragionare insieme. Bè, sicuramente non parliamo di un film erotico, Bambola non rispetta i canoni del film erotico per eccellenza, c'è piuttosto un intento autoriale più o meno nascosto. Diciamo che Bambola rappresenta una riflessione sui comportamenti violenti e antisociali, il vero protagonista non è Valeria Marini, semmai Juan Pertugorría, Furio, il suo partner, l'ex-detenuto che uscito di galera la viene a cercare e si stabilisce con la forza in casa sua, mutando i rapporti tra i personaggi e rompendo l'equilibrio narrativo. Furio si è innamorato di Bambola (la Marini), tenta goffamente di amarla, è folle di gelosia per lei, ma ci rendiamo conto che il suo unico modo di amare è quello violento, i suoi codici espressivi sono la violenza e l'istinto bestiale. Il rapporto tra i due è molto complesso, lei viene stuprata la prima volta in carcere, durante una visita, spinta dal fratello per cercare di far calmare Furio, che continua a vessare e molestare Settimio, un pretendente di Bambola, suo compagno di cella, di cui è geloso.Bambola poi s'innamora tra mille dubbi, affascinata dalla maschia decisione e brutalità dell'uomo ma la scelta di prendere Furio in casa propria costituirà una grossa e pericolosa responsabilità, d'ora in poi Bambola dovrà continuare a subire rapporti violenti ed è significativa la scena nella quale mentre viene sodomizzata, mormora in lacrime e senza fiato: "Ero venuta per un bacio". La disperazione della Marini, unita a quel suo fare ruspante, semplice, ingenuo, da sensuale donna di campagna qual è il suo personaggio, accentuato dal naturale accento sardo, ne fa un personaggio affascinante. Valeria Marini è una ragazza dolce, in fondo, e ha portato la sua dolcezza anche in Incontri proibiti di Alberto Sordi, dove anche in quel film recitava la parte di una ragazza innamoratissima e maltrattata (ma almeno non violentata, questa volta). E che cazzo me ne frega quello che dicono i critici o gli intellettuali snob, che non sa recitare....tanto io non sono un cinefilo e lo ammetto. Questo post è un'analisi, non una critica estetica del film e, in ogni caso, un bel film non lascia indifferenti e di sicuro Bambola non lascia indifferenti.Ha dei momenti di vero cinema come l'inseguimento nel prato fiorito e tutta la parte finale. E cari miei la scena delle anguille è ben poca cosa rispetto a tutto il resto...Ora diciamo in cosa consiste però, per chi non ha visto il film, perché la stampa italiana ha sempre nominato sta scena delle anguille, ma senza descriverla, lasciando lo spettatore immaginare. Noi invece parliamo chiaro, duro, papale papale, com'è lo spirito eversivo di Bigas Luna (da sempre ammiratore di Marco Ferreri). Se pensate, quindi, che Furio metta un'anguilla nella figa di Bambola, toglietevelo dalla testa.....lo so che sarebbe stata una scena di un porno di classe, ma non è così. Non credo che la Marini si sarebbe spinta così in là....piuttosto i due amanti si accarezzano con l'anguilla e c'è una scena in cui viene cinta al collo di Bambola (a simboleggiare il soffocamento). E poi c'è anche l'altra scena ben più kitsch della Marini che si fa fotografare dal fratello a cavalcioni di una mortadella ed è un'immagine più famosa, comparsa anche nella locandina.Ma al di là di questi espedienti acchiappapubblico, pur riconoscendo che Bambola non sia affatto un'opera d'arte e probabilmente nemmeno il miglior film di Bigas Luna in assoluto, tuttavia non manca di rispondere a quelle peculiarità "masoniriche" (termine trovato su Wikipedia) e grottesche tipiche dell'autore spagnolo, che non rinuncia mai al tragico, all'ossessione perversa, al dramma finale. I film di Luna sono degli erotici ingannatori, nascondono tutti una parte oscura, torva, rallegrata, talvolta, da simbolici elementi kitsch o surreali, nei quale si riconosce il cinema spagnolo di Almodóvar. Qui di seguito la scena simbolo di Bambola, nella quale lei cerca di insegnare a "far l'amore" a Furio, ma lui si rifiuta e si termina, appunto, con la scena delle anguille (qui censurata).Notate anche l'ignoranza della didascalia dell'autore del video, che ha scritto: "di Tinto Brass"


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