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Revenant - Redivivo (2015)

Creato il 22 gennaio 2016 da Babol81
Dopo mesi di hype devastante (ma mai quanto quello per The Hateful Eight, sappiatelo) martedì sono andata a vedere Revenant - Redivivo (The Revenant), diretto e co-sceneggiato nel 2015 dal regista Alejandro González Iñárritu e tratto dal romanzo omonimo di Michael Punke, nonché candidato a 12 premi Oscar. Quello che segue è il post più sincero che io abbia mai scritto, mi spiace.
Revenant - Redivivo (2015)
Trama: dopo essere stato ridotto in fin di vita da un orso, l'avventuriero Hugh Glass viene costretto a testimoniare impotente all'omicidio del figlio e in seguito viene abbandonato dai suoi compagni, semi-sepolto nella terra. Riuscito miracolosamente a sopravvivere, Glass giura vendetta...


Revenant - Redivivo (2015)
Se io dichiarassi su questo infimo blog che Revenant è un film brutto meriterei di venire lapidata. Revenant è un film bellissimo, anzi, splendido, tecnicamente parlando. Credo che solo un sasso potrebbe rimanere indifferente davanti alla tecnica registica di Iñarritu, la cui cinepresa riesce a danzare sulle acque limpide di un fiume prima di risalire fluida a mostrare le fronde di imponenti alberi tanto da darmi l'illusione di trovarmi davvero in un bosco e sentirne il profumo e l'aria fresca sul viso. Il freddo delle nevi semi-perenni, la durezza della terra brulla, la disperazione e il senso di oppressione di spietati paesaggi immersi in un bianco abbacinante, l'odore disgustoso delle carcasse in putrefazione, la sensazione della vita che scivola via col sangue e la violenza, il sollievo doloroso dei ricordi e quello illusorio dei sogni, tutto viene portato sul grande schermo con perizia mirabile dal buon Iñarritu, coadiuvato dalla splendida fotografia di Emmanuel Lubezki. 'sti due cristiani hanno filmato solo pochissime ore al giorno, hanno volutamente ricercato la luce naturale per non venire meno al realismo tanto desiderato, hanno dovuto spostare il set dal Canada all'Argentina meridionale quando i venti balzani hanno fatto alzare le temperature a livelli primaverili, come farei a disprezzare anche solo UNA sequenza di Revenant o a liquidarla come mera esibizione di bravura? E vogliamo parlare di Leonardo Di Caprio? La sofferenza, il sudore, il sangue, l'incapacità di parlare, l'essere costretto a mangiare bisonte crudo, a strisciare come la più vile delle creature, la fredda determinazione di vendicarsi in quegli occhi di ghiaccio segnati dal dolore, l'onere di portare sulle spalle praticamente tutto il film... oddio, è vero che Tom Hardy col suo bastardissimo Fitzgerald se lo mangia a colazione, soprattutto per la malvagità da "non ho nulla da perdere" che gli schiaffa in faccia sul finale, ed è ancor più vero che i miei occhi erano tutti per un Domhnall Gleeson mai così bello e consapevole della sua presenza scenica, ma Di Caprio è bravo, anzi, bravissimo. Certo, non bravo ai livelli "perchéCCristianimentonongliavetedatounOscar?" di The Wolf of Wall Street e Django Unchained ma è molto bravo. Ma. Però.
Revenant - Redivivo (2015)
Ma. Ma come Malick. Perché se Malick mi mostra i dinosauri e gira un film di tre ore con cinque minuti totali di dialogo piango come un vitello ringraziando ogni Divinità per la Bellezza commovente che scorre sullo schermo e se Iñarritu riprende gli alberi che si muovono o un meteorite che solca il cielo mi ritrovo ad alzare così tanto le sopracciglia da temere di rimanere paralizzata, pur riconoscendone la bravura? Malick, Malick ho pensato, Buñuel, Dalì e le loro formiche, Kubrick e il terrore serpeggiante in un labirinto di ghiaccio e neve, Han Solo che usa per la prima ed unica volta la spada laser, Tarantino che balla Don't Let Me Be Misunderstood mentre La Sposa e O-Ren si affrontano nel giardino innevato della House of Blue Leaves; ho pensato a tutto questo e mi è venuto da piangere sì, ma per il diludendo. Vedere Revenant è come guardare una puntata di Man vs. Nature diretta da tutti i registi che ho nominato sopra, con Di Caprio nei panni di Bear Grylls e nelle mani degli sceneggiatori il Manuale delle giovani marmotte da una parte e il bignami del dramma di frontiera nell'altra. Hugh Glass affronta tutto con dolore e sofferenza ma prendendosi anche il tempo di mostrare allo spettatore tutti i vari step della sua resurrezione, ogni cosa di cui si è cibato, tutti i rimedi casalinghi per suturare ferite mortali, cosa fare in caso di tempesta di neve/ghiaccio/vento (se il cavallo si sfrocia giù da un dirupo e voi no, usate il cavallo come un Pisolone, ricordate!), ecc. ecc., senza un minimo di sentimento. Le immagini oniriche servono solo per far capire allo spettatore l'impotenza dell'uomo in balia della Natura o della Divinità, il contrasto tra un Di Caprio spirituale e un Tom Hardy col padre che identifica Dio in uno scoiattolo grasso e poi se lo mangia sono da bignami della sceneggiatura quasi quanto il fastidioso binomio "protagonista bianco ma buono perché favorevole al meltin'pot razziale/altri bianchi cattivi perché odiano gli indiani", insomma, tutto va avanti come ci si aspetterebbe da una pellicola di questo genere. Dov'è la nevrotica disperazione che tanto mi aveva fatto amare Birdman, l'originalità di visioni che si fondono con la realtà senza confini né limiti? Qui non ho percepito nulla di tutto questo e la bellezza si è fermata agli occhi senza arrivare al cuore, tanto che le lacrime e la rabbia che avrebbero dovuto farmi soffrire con Di Caprio sono state sostituite da risate (troppe) e un po' di dispiacere per il destino toccato ad alcuni personaggi secondari. Le due ore e mezza di film scorrono ma le uniche cose che mi rimarranno in mente da qui alla fatidica notte degli Oscar saranno l'interpretazione di Domhnall Gleeson, la colonna sonora di Ryuichi Sakamoto e il violentissimo scontro finale tra Di Caprio e Hardy quindi mi spiace ma quest'anno il mio tifo andrà ad altri!
Revenant - Redivivo (2015)
Del regista e co-sceneggiatore Alejandro González Iñárritu ho già parlato QUI. Leonardo Di Caprio (Hugh Glass), Tom Hardy (John Fitzgerald), Domhnall Gleeson (Capitano Andrew Henry) e Lukas Haas (Jones) li trovate invece ai rispettivi link.
Revenant - Redivivo (2015)
Will Poulter, che interpreta Bridger, avrebbe dovuto interpretare Pennywise il clown nel nuovo adattamento cinematografico di It ma siccome il progetto è in stallo credo che l'ingaggio sia ormai saltato. Revenant - Redivivo è candidato a 12 Oscar tra cui, ovviamente, quello di miglior attore protagonista; per partecipare, Leonardo Di Caprio ha rinunciato a interpretare il ruolo di protagonista in Steve Jobs e si troverà quindi a gareggiare proprio contro Michael Fassbender la notte degli Oscar. Sean Penn è stato invece il primo attore scelto per il ruolo di Fitzgerald ma ha dovuto rinunciare a causa di altri impegni mentre il "rimpiazzo" Tom Hardy ha dovuto abbandonare Suicide Squad a causa dell'immensa mole di lavoro richiesta dalle riprese di Revenant. Il film di Iñárritu è liberamente tratto dal romanzo Revenant di Michael Punke, basato sulla vera storia dell'avventuriero Hugh Glass che già aveva ispirato nel 1971 il film Uomo bianco va' col tuo Dio. Personalmente, credo proprio che recupererò questa pellicola per pura curiosità; a voi, se Revenant fosse piaciuto consiglio di guardare La sottile linea rossa, Oldboy, Kill Bill e Il gladiatore. ENJOY!

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