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Reversal – La fuga è solo l’inizio

Creato il 04 ottobre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Reversal - La fuga è solo l'inizioplay video
  • Anno: 2015
  • Durata: 80'
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: USA
  • Regia: José Manuel Cravioto
  • Data di uscita: 08-October-2015

Sinossi: Eve è stata tenuta prigioniera per lungo tempo. Incatenata a un materasso sporco, non ha dimenticato i suoi amici, il suo ragazzo, la sua vita felice ed ha un piano per scappare e vendicarsi. La paura e la vendetta sono i temi di questo inquietante thriller dai mille colpi di scena.

Recensione: Nasce dichiaratamente come un b-movie questo Reversal – La fuga è solo l’inizio, secondo lungometraggio del regista messicano J. M. Cravioto, che mette in scena il tentativo di salvataggio da parte della vittima protagonista (Tina Ivlev) – che fortunosamente riesce a evadere facendo prigioniero il proprio aguzzino – di tutte le altre ragazze che, nel film, hanno subito lo stesso, brutale trattamento. Veniamo immediatamente catapultati nel vivo dell’azione, senza che sia fatto minimamente cenno alle premesse che hanno generato la situazione estrema di cui siamo spettatori, e, complice una sceneggiatura volutamente lacunosa, non vengono mai forniti, anche durante lo svolgimento della storia, indizi sufficienti alla comprensione dello stato dei fatti rappresentati.

Chiaramente non mancano sottostesti vari (o presunti tali), che dovrebbero sostenere una storia che di per sé è piuttosto vacua, inconsistente, incoerente, ma che il regista ha almeno saputo intelligentemente articolare, dotandola di grande ritmo, suspense e una breve durata che impedisce di provare noia. Innanzitutto torna la consunta questione della mostruosità che cova sotto la normalità, ma questa è una consuetudine di qualunque film horror che si rispetti; poi c’è il tema dell’incapacità di accedere alla libertà, specie quando certe situazioni esistenziali, a cui siamo irrimediabilmente esposti, ci sussumono totalmente, impedendoci di pensare un’altra realtà praticabile. Ancora, si parla, più in generale, dello sfruttamento sessuale, della violenza sulle donne, e, infine, c’è una modesta variazione dell’argomento della vendetta, che dovrebbe costituire l’asse portante del film.

Insomma, è inutile prodursi in acrobatici giochi di parole, bisogna dire che Reversal è un film palesemente mediocre, che vuole esserlo, che non ha alcuna pretesa se non quella di intrattenere, più o meno piacevolmente (si fa per dire, viste la crudezza e la violenza della storia), lo spettatore in un arco di tempo che non supera gli 80 minuti. Difficile dunque anche fornire, da parte dello scrivente, ulteriori elementi di giudizio che orientino il lettore. Forse un solo consiglio può essere gratuitamente elargito: non andate in sala a vederlo, aspettate che esca in home video, potrebbe costituire una valida alternativa per una piovosa serata di metà Dicembre.

Luca Biscontini

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