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Review: Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento

Creato il 15 gennaio 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento
Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento by Alessandra Paoloni
My rating: 5 of 5 stars

Erano anni che non mi imbattevo in un libro che mi facesse diventare rauco per averlo letto interamente ad alta voce. Eh sì! Perchè “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” scritto dalla bravissima, anzi di più, Alessandra Paoloni è proprio un libro che ESIGE, letteralmente, di essere letto ad alta voce. Non importa se, come me, vi trovate a leggerlo a notte fonda! Non potete leggerlo semplicemente con la mente, come si usa e come ci hanno insegnato a fare, perchè il libro in questione perderebbe qualcosa.
La magia di questa “Antologia di Spoon River” dei giorni nostri, per poter essere gustata appieno e per poter sprigionare tutta la sua magia, deve assolutamente essere letta, anzi declamata, se ne sarete capaci, ad alta voce. L’autrice, dando vita a questa sala da ballo gremita di personaggi che, come sul palcoscenico d’un teatro, si alternano chiamandosi di volta in volta alla ribalta, offre ai propri lettori una storia fatta sì di monologhi ma si tratta di monologhi che non restano slegati e a se stanti ma si amalgamano alla perfezione dando vita ad un microcosmo di persone, prima ancora che di personaggi, che offrono a quanti avranno il piacere, sconfinato, di gustarsi “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” ciascuno la propria testimonianza personale, di quello che egli (o ella) è e di quello che per lui (o lei) conta nella vita. Una nuova Spoon River formata in questo caso non da persone che dormono sulla collina ma che popolano una sala da ballo durante una festa. Un libro che non può mancare tra le vostre letture. Un’opera che non vi limiterete, ne sono certo, a leggere una volta sola ma che rileggerete e rileggerete e rileggerete ancora, ancora e ancora, all’infinito per l’immenso piacere che proverete ogni volta che vi ritroverete ad entrare nella sala da ballo di fine Ottocento creata dalla talentuosissima Alessandra Paoloni per ascoltare i monologhi, brevi ma sempre incisivi, degli invitati alla festa danzante!

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