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Review: La cagnetta

Creato il 21 agosto 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

La cagnetta
La cagnetta by Vasily Grossman
My rating: 5 of 5 stars

In “La cagnetta”, breve raccolta di racconti, tre per l’esattezza, Vasily Grossmann, autore noto al grande pubblico specialmente per il romanzo “Vita e destino”, ci offre tre spaccati di vita.
Nel racconto “La giovane e la vecchia”, racconto che apre il libro, incontriamo due figure di donne; una donna giovane, all’apice della carriera lavorativa e con la vita tutta spalancata davanti ed una vecchia che ha assaporato tutti i drammi della vita, ultimo dei quali la figlia esiliata in seguito ad un processo. Le due donne si ritrovano a soggiornare assieme in una casa di vacanze e qui la più giovane conosce un uomo, ospite di una casa di vacanze a poca distanza dalla sua. Questo incontro sembra porre un nuovo tassello alla vita perfetta della giovane. Però, quasi come un fulmine a ciel sereno, arriva il finale del racconto; finale nel quale le parti si ribaltano. La giovane donna perde, a breve distanza l’una dall’altro, la madre ed il marito sposato da pochi mesi, mentre la vecchia si ritrova ad essere felice per la notizia che il processo della figlia presto subirà una revisione e questo comporta la possibilità che la figlia possa tornare a casa.
Nel racconto intitolato “L’alce” troviamo come protagonisti un uomo e una donna, marito e moglie. Il marito è ormai infermo e confinato perennemente a letto mentre la donna si divide tra il lavoro presso l’archivio di una biblioteca e l’assistenza al marito gravemente malato. Il fatto di accudire con così tanta premura e sollecitudine il marito, a scapito delle sue ore di riposo, provoca una serie di problemi di salute alla donna fino a causarne la morte. Un giorno, infatti, la donna esce per andare al lavoro e non fa più ritorno a casa. Cosa le sia capitato non viene spiegato con esattezza. Si sa solo che il marito ha la premonizione che la moglie sia morta. Privato dell’assistenza della moglie il marito infermo si ritroverà con l’unica compagnia di un trofeo di caccia; la testa di un’alce femmina da lui abbattuta anni addietro, quando era ancora forte e vigoroso e amava andarsene a caccia. Sarà solo l’immaginazione malata dell’uomo ma a lui pare che l’alce lo fissi e dai suoi occhi, ormai da tempo vitrei, sgorghino lacrime.
L’ulitmo racconto è quello che da il titolo all’intera raccolta, “La cagnetta. Qui protagonista principale è, per l’appunto, una cagnetta, una bastardina randagia con le zampe storte, amante della vita randagia. Questa cagnetta, un giorno, viene prelevata e addestrata per poter andare in missione nello spazio profondo, primo essere vivente a poter osservare lo spazio profondo. Durante l’addestramento questa cagnetta dalle zampe storte impara ad affezionarsi all’uomo che ne cura l’addestramento e questo affetto, anzi questo amore, vedrà la propria consacrazione nel finale del racconto quando, tornata dalla missione spaziale, la cagnetta passerà la prima parte del tempo del nuovo incontro con colui che, nel corso dei mesi, è diventato “…il padrone della sua vita e del suo destino…” con la testa abbassata leccandogli la mano e quando poi solleverà la testa gli occhi saranno “…gli occhi annebbiati, impenetrabili di un povero essere dalla mente confusa e dal cuore tenero e mansueto.”

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