La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo by Audrey Niffenegger
My rating: 3 of 5 stars
Questo libro mi lascia sentimenti contrastanti.
Non che mi sia piaciuto, a tratti l'ho odiato profondamente, ma alla fine non me la sono sentita di dare l'insufficienza.
L'idea è fantastica, un colpo di genio. Penso che nessuno prima si sia immaginato di rivedere il viaggio nel tempo da questo punto di vista. E questa è la principale ragione che mi fece acquistare il libro.
Ma ci sono diverse cose che proprio non ho mandato giù; lo stile dell'autrice, per esempio, mi ha urtato per lunghi tratti il sistema nervoso! I racconti delle feste di Natale e del matrimonio stavano per mettere le ali al libro (...fuori dalla finestra)!! Inoltre ho trovato ridondante e superfluo il modo in cui racconta le cose, gli avvenimenti o le ambientazioni, ho avuto spesso voglia di saltare qualche riga per la noia. Alcune parti invece mi sono sembrate scritte da una comitiva di scimmie ubriache...
Altra cosa che non mi è piaciuta è la caratterizzazione dei personaggi... bi-dimensionali. Potrei descrivere Henry con "Biblioteca - Musica - Tempo" e Clare con "Henry - Arte" (poca arte, principalmente Clare è "Henry")... e poi? Cos'altro? Cioè, a parte la questione del viaggio del tempo e tutte quelle descrizioni ridondanti che annacquano la storia, la relazione tra i protagonisti si risolve con del gran bel sesso continuato e poco altro... a dialoghi andiamo maluccio!
E poi... a tratti sembrano proprio storditi! Capisco che non cadere in errori scrivendo di viaggi nel tempo è dura ma quando il tuo "io" del futuro finisce nel passato, ti chiama al telefono e in pratica ti dice che sta schiattando di freddo, ti da luogo e ora precisa... insomma, cosa ci vuole a nascondere un cappotto quando arriva la fatidica data??? Molto meglio non fare niente e farsi amputare i piedi... eh già...
Bah... scrivendo mi è venuta voglia di togliere una stelletta e tornare a 2.
Non lo faccio perchè mi è piaciuto il finale, scritto bene, mi ha trasmesso qualcosa. Insieme con la prima parte del racconto, sicuramente la parte meglio riuscita.
Non penso comprerò altro di questa autrice.
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