Parlare, raccontare delle mie ultime letture è una cosa che amo fare da sempre e ogni volta cerco di riportare le emozioni provate durante la lettura di un particolare libro.Il romanzo di cui vi voglio parlare oggi è un libro tratto da una serie televisiva che io adoro (uno dei motivi per cui ho acquistato il libro è proprio questo) e sto parlando della mitica Signora in Giallo. Chi di voi non la conosce? Chi non ha mai visto almeno un episodio della serie? A me piace tantissimo e quando trovo una puntata la seguo sicuramente perché mi appassiono alle storie di questa scrittrice investigatrice e mi piace seguirne la trama provando a capire e identificare l’assassino protagonista dell’episodio stesso.Anche con il romanzo è andata proprio allo stesso modo, ho letto, indagato insieme alla Signora Fletcher e ora che l’ho finito posso dire d’essere anch’io, in un certo senso, una lettrice investigatrice…
Purtroppo ho letto questo libro in un periodo piuttosto lungo, cosa che mi succede, quando non riesco ad entrare completamente all’interno della storia, infatti, non riuscivo a catapultarmi nella storia narrata, non mi sentivo coinvolta e non vi dico quante volte l’ho abbandonato sul comodino e ho smesso di leggere per poi riprenderlo e ricominciare fino a che superato il solito punto “noioso” mi sono appassionata e ho cominciato a sentirmi coinvolta nella storia e così nel giro di pochi giorni (dall’ennesimo tentativo di ripresa) l’ho finito e finalmente riesco a scrivere la mia recensione.
Ma parliamo del libro stesso, si tratta di un romanzo scritto da Donald Bain, firmandolo in qualità di ghost writer, uno scrittore che ha scritto più d’ottanta libri, molti diventati dei bestseller. Sono davvero tantissimi i libri scritti attribuendoli appunto a Jessica Fletcher.
“Capodanno Con Delitto” Traduzione: Barbara MurgiaTitolo Originale: Murder, she wrote- A Slaying in Savannah (direi che il titolo centra ben poco con la traduzione in italiano…)Anno: 2009.Casa Editrice: Sperling & Kupfer SpaEdizione: Sperling Paperback gennaio 2012.
scrittrice di gialli e perfetto segugio nel risolvere i casi d’omicidio. Essa viene contatta da un avvocato di Savannah, in Georgia, un certo Roland Richardson III. L’uomo le comunica la notizia della morte di una sua amica, Miss Tillie Mortelaine, una novantenne ricca e sempre attiva in vita, e la informa che la donna vuole che la Fletcher, con lei fondatrice del centro di formazione scolastica a Savannah, andasse in Georgia perché protagonista del suo testamento, nel quale cede un milione di dollari a suo nome per la ragione di continuare a sostenere tale centro. La condizione imposta prima di entrare in possesso dei soldi messi a disposizione, la Mortelaine chiede che l’amica scrittrice risolva il caso d’omicidio, mai risolto, del suo compagno Wanamaker Jones, ucciso parecchi anni prima, ma di cui non si è mai scoperto il vero colpevole. Il suo soggiorno nella villa dell’amica sarà accompagnato dalla governante di sempre, la signora Goodall, la quale sarà sempre a completa disposizione per le necessità e i desideri della scrittrice. Anche se gli amici di sempre, il dottor Seth Hazlitt e lo sceriffo Mort Metzger, non sono molto contenti che la donna lasci Cabot Cove per andare a risolvere un vecchio caso d’omicidio in cambio di denaro, ma sanno anche che la donna non rinuncerà alla possibilità di risolvere un caso stranissimo e misterioso d’omicidio e che di quel denaro ne farà un ottimo uso donandolo alla formazione.Tutti sono d’accordo sul fatto che la defunta Miss Tillie sia sempre stata un po’ “picchiatella”, come la soprannominava in passato una sua vecchia amica, Charmelle O’Neill, ma questo non ferma di sicuro la curiosità di Jessica, la quale decide di partire per Savannah.“Si tratta di un’impresa folle per soddisfare i capricci di una donna che non sarebbe neanche stata presente a vedere i risultati? Tilli si stava forse servendo di me per punire i parenti?” (pag. 17) Sono domande che la stessa Jessica si pone prima di partire per la Georgia e non riesce a capire il motivo per il quale l’amica, si sia rivolta a lei, proprio ora che è morta, citandola appunto nel testamento.
Tutti personaggi che sembrano non andare d’accordo gli uni con gli altri, rapporti difficili che sembrano portare tutti nella stessa direzione e dove Jessica si trova a dover analizzare ogni singolo rapporto e ogni singola persona per poter arrivare a risolvere il caso all’apparenza complicato e difficile.
E della vittima, chi è stato ucciso durante la famosa notte di Capodanno di parecchi anni prima e di cui non si è mai risolto il caso, cosa sappiamo leggendo il romanzo? “Wanamaker Jones doveva proprio essere un rubacuori, con i capelli mossi e vaporosi, l’aria da star del cinema e l’espressione sbarazzina. Una piccola cicatrice lungo il sopracciglio evitava al viso quasi perfetto di sembrare lezioso.”(Pag. 109)“Agli uomini andava a genio e alle signore piaceva ancora di più. Sapeva giocare a golf, ballare, suonare il piano, fare conversazione, preparare un cocktail…perfetto per la società di Savannah” (Pag. 125)Doveva essere un tipo molto affascinante, capace di ammaliare e far innamorare qualsiasi donna, un uomo capace di far tutto, un gentiluomo che tutti quanti adoravano e apprezzavano…tutti quanti…tranne l’assassino immagino…Assassino di cui ho cominciato avere alcuni sospettati, quante domande e quante riflessioni mi sono posta ripensando alla vittima e a tutti i personaggi, tutti potenziali assassini, tutti sospettati ma alcuni di loro più degli altri. Da qui la mia voglia di scoprire il vero colpevole ha cominciato a crescere e quindi mi sono ritrovata coinvolta dal nono capitolo in poi (ho ripetuto la lettura almeno cinque volte fino al capitolo ottavo, non riuscivo proprio ad entrare nella storia, fino al momento in cui ho letto e superato appunto il nono capitolo…il capitolo che mi ha letteralmente coinvolto e incuriosito non fermando più la mia lettura).
Ogni volta che leggo un libro, oppure guardo un film o ascolto canzoni, se ci sono frasi che mi colpiscono in modo particolare, mi piace annotarle e riportarle poi sul mio quaderno delle “frasi più belle”; anche durante la lettura del romanzo ho trovato una frase che mi è piaciuta tantissimo e che ho voluto riportare nella mia recensione:“Solo perché qualcosa non si vede, non significa che non esista” (Pag.61)
Un libro alla fine sorprendente e che tirando le somme considero un buon romanzo, anche se all’inizio ho fatto veramente fatica ad entrare nella storia, ma dal capitolo nono in poi un susseguirsi di emozioni, sospetti nati e indizi che mi hanno portato a sospettare della persona giusta e quindi ad essere con Jessica nel momento in cui è arrivata a risolvere il caso…
Mie valutazioni:Trama: 7 / 10Sviluppo della storia: 7 / 10Personaggi: 7 / 10Colpi di scena: 8 / 10Coinvolgimento: 7 / 10Donald Bain: 6.75 /10
Voto complessivo: 7
Consiglio quindi la lettura ha chi ama il personaggio di Jessica Fletcher e per chi ama il genere Giallo, che si diverte a cercare indizi per arrivare al colpevole e quindi avere conferma o meno del personaggio sospettato.
Sono arrivata alla fine di questa mia recensione dell’ultimo libro letto, spero vi sia piaciuta e aspetto come sempre i vostri commenti, se anche voi avete letto il libro, o qualche altro romanzo della serie, se vi piace il personaggio, insomma tutto quello che volete.Vi auguro una buonissima serata e alla prossima.Dany ^_^