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Review: Qua la mano don Camillo: la teologia secondo Peppone

Creato il 24 maggio 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Qua la mano don Camillo: la teologia secondo Peppone
Qua la mano don Camillo: la teologia secondo Peppone by Giovannino Guareschi
My rating: 5 of 5 stars

Ho letto, in certi casi più volte, le novelle di Mondo piccolo il Piccolo Mondo Moderno ma Antico (nei valori fondanti) creato dal Grandissimo Scrittore della Bassa, al secolo Giovannino Guareschi, appassionandomi e divertendomi con le avventure del rude sindaco comunista Peppone e del pretone don Camillo. Mai però ne avevo colto i significati profondi come rileggendo questa raccolta di racconti scelti e commentati da bravissimi e sapienti commentatori in grado di scrutare nel profondo i significati più veri delle storie di quelle terre magari non belle ma civili. Il sottotitolo di questa raccolta è “la teologia secondo Peppone” in quanto di questi racconti Peppone è il personaggio ricorrente. Protagonista di tutti i racconti, dal primo all’ultimo, dimostra in ogni storia una luminosa coscienza che lo porta sempre a compiere le scelte più giuste. E quando per una sorta di umana paura, come nell’episodio nel quale compare il commissario della Federazione comunista il quale, con un gesto inqualificabile, getta dalla finestra e dentro un fosso l cena di un povero compagno solamente perchè le pietanze che la compongono provengono da uno dei pacchi americani che don Camillo è stato incaricato di distribuire ai poveri del paese, egli non è in grado, per citare San Paolo, citato anche nel commento al racconto opera in questo caso di Giovanni Lugaresi di testimoniare la propria Fede davanti agli uomini, la coscienza, sempre viva e vitale in lui, gli rimorde rendendogli impossibile addormentarsi tranquillo come, invece, Guareschi ci dice fare il commissario, sicuro della bontà, bontà dal punto di vista della propria “fede nella causa”, del proprio operato in quanto, come dice allo stesso Peppone, il comunismo è questo.
Un tratto comune a tutti i racconti di Mondo piccolo qui contenuti è quello di essere tutti, dal primo all’ultimo, delle novelle liete che, anche quando toccano argomenti duri e drammatici non perdono mai la propria luce; una luce che permane sempre viva e, scusate il bisticcio di termini, illuminante, tanto per i protagonisti quanto, grazie anche e soprattutto all’abilità dei commentatori, per i lettori che non potranno mai restare freddi davanti a queste vicende a meno che, come dice il dottorino di uno dei racconti noi non si abbia un mattone al posto della coscienza o non si sia e questa volta prendo a prestito le parole di don Camillo dei carburatori e non degli uomini.

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