
V.E. Schwab
Titan Books
340 pagine
Victor ed Eli hanno iniziato come compagni di stanza al college—brillanti, arroganti, e solitari hanno visto l'uno nell'altro la stessa astuzia e ambizione. Nel loro ultimo anno, un interesse in una ricerca in comune sull'adrenalina, esperienze di premorte, ed eventi apparentemente sovrannaturali rivela un'intrigante possibilità: che sotto le giuste condizioni, è possibile sviluppare abilità straordinarie. Ma quando la loro tesi si sposta dall'accademico allo sperimentale, le cose iniziano ad andare terribilmente male. Dieci anni dopo, Victor evade di prigione, determinato a raggiungere il suo vecchio amico (ora nemico), aiutato da una giovane ragazza la cui natura riservata nasconde un'incredibile abilità. Nel frattempo, Eli ha come missione quella di eliminare qualunque persona con superabilità che incontra—esclusa il suo braccio destro, una donna enigmatica dall'incrollabile volontà. Armati con un potere terribile da entrambe le parti, guidati da ricordi di tradimento e perdita, i due arcinemici hanno creato un corso per la vendetta—ma chi verrà lasciato in vita alla fine?
Everything starts with belief.
Posso iniziare questa recensione solo in un modo. V.E. Schwab sa come raccontare una storia.
Non avevo mai letto nulla di suo e in realtà all'inizio avevo adocchiato un altro suo libro, perché in lettura di un'amica goodreads con cui ho gusti in comune.
Poi l'occhio mi è caduto anche su Vicious. E da lì, il passo verso amazon è stato breve.
Così come è stato breve il passo dall'essere incuriosita dalla storia all'esserne follemente
Non lasciatevi ingannare dalla trama, sembra promettere supereroi in lotta con la loro nemesi, vero? Quanto di più sbagliato. Oh, la parte sulle nemesi è più che azzeccata. Ma quella sui supereroi? Se c'è una cosa che si impara (e la citazione ad inizio libro mette effettivamente in guardia) è che nessuno è buono in questa storia. C'è il male... e poi c'è qualcosa di peggio.
La storia si apre un prologo che mi ha lasciato a bocca aperta e con quella voglia di sapere di più. L'ambientazione della scena già da sola lascia alquanto con gli occhi sgranati, così come l'intento per cui ci si trova lì. Oh, ma questi due fattori di per se non sono che la glassa sulla torta.
La ciliegina, il tocco che lascia il segno, è quel piccolo squarcio sulle capacità dei protagonisti. A quel punto, noi prede ignare, abbiamo ormai abboccato all'amo.
Attenti, perché da quel momento in poi vorremo andare avanti, e avanti, fino ad arrivare alle ultime pagine.
ExtraOrdinary. The word that started-ruined, changed-everything.

Solitamente non sono un'amante di questi salti temporali, adesso sto iniziando a credere che non mi mi avessero mai convinta del tutto perché non avevo mai incontrato uno scrittore che li sapesse usare a dovere. E cavoli, se la Schwab ne è in grado.
Ho apprezzato queste finestre sul passato quanto ho apprezzato lo svolgimento della storia nel presente e il fatto che questa si svolga in soli tre giorni ne ha dato in qualche modo una parvenza di fattibilità. Non mi ha sorpreso scoprire che il libro è stato opzionato per diventare un film. Si presta davvero bene nella parte.
Victor è uno dei migliori personaggi di dubbia morale (non riesco a definirlo cattivo) che io abbia incontrato. Affascinato dalla tesi del migliore amico Eli, l'allora normale Victor lo convince a sperimentare quanto l'amico aveva finora ipotizzato. Le esperienze di pre-morte sono elementi indispensabile per creare gli EO. Quindi perché non cercare di ingannare la morte almeno una volta con l'aiuto l'uno dell'altro?

Mi è piaciuto come la Schwab abbia giocato selle parole eroe e cattivo. In realtà la linea che separa questi due non è netta e chiara, ma frastagliata e piena di sbavature. Victor non è un eroe nel senso letterale del termine, ma non possiamo fare a meno di considerarlo tale se messo a confronto con il suo antagonista. Entrambi hanno perso qualcosa dieci anni prima e a me piace pensare come la morte abbia gettato la maschera della loro umanità mostrando il mostro che tutti abbiamo e che teniamo a bada sotto i filtri (moralità, etica, empatia) di quel che ci rende umano.
Ad accompagnare Victor in questo suo cammino di vendetta sono il suo compagno di cella Mitch e una ragazzina dalle particolari capacità. I tre diventano una squadra affiatata, e man a mano che si scopre anche la loro storia si finisce inevitabilmente per affezionarsi anche a loro.
Adesso tutto quel a cui riesco a pensare, nonostante il libro sia auto-conclusivo, è Schwab, dammi un seguito.
"There are no good men in this game," said Mitch. But Sydney didn't care about good. She wasn't sure she believed in it.
La mia opinione: 5 stelle✭✭✭✭✭Nym