Tre storie sconnesse tra loro. I personaggi non interagiscono in nessun scontato incontro e controversie amorose, però hanno in comune la lora natura. All’inizio ero un pò titubante sull’ambientazione romana del film, come se Roma non fosse adatta per una pellicola di Allen, ma guardando il film mi sono accorto che il mr. Woody è riuscito benead adattare sceneggiatura e location, armonizzando il complesso della storia. Ad ogni modo, per quanto tutti possano snobbare questo ultimo film di Woody Allen io, che prima di Midnight in Paris mi ero stufato della solita solfa di intrighi amorosi, penso che ci sia una critica ed una ricerca di fondo interessante.
La critica sta nel fatto che l’informazione telematica ma anche cartacea, spesso è scialba e futile; infatti come dice lo stesso Allen in una intervista, “viviamo in un’epoca fondata sulla distrazione”. Da cui sicuramente scaturisce anche una sorta di manipolazione. L’altro aspetto interessante è la ricerca: una ricerca che forse è più una osservazione, (fondata comunque sempre su delle fondamenta molto critiche e sarcastiche), che si basa sulla natura umana: debolezze, sentimenti, sensazioni. Ecco a cosa mi riferivo quando ho detto che le storie hanno in comune la natura dei personaggi.
Tecnicamente il film rispecchia il solito Woody Allen, dai tempi di Manhattan, anche se trovo insopportabile il taglio fotografico al limite delle teste; mentre amo i movimenti di macchina calmi e confortevoli, come ad aumentare al meglio il livello enunciazionale del film. Alla fine, per tutti gli snobabtori e pseudo intellettuali, mr. allen ammette per voi ipercritici che tutti i suoi film sono inutili. Chissà se siete capaci di afferrare anche questa?
Filed under: Review