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Revisionare un romanzo #1

Da Anima Di Carta
Revisionare un romanzo #1
Diversi giorni fa ho iniziato la revisione del mio romanzo. Sono già a buon punto, ma c'è da dire che l'operazione sarebbe stata molto più lunga e laboriosa se non fosse che questa storia proviene già da una riscrittura totale. In ogni caso, come promesso, vi racconterò in una serie di post quali sono le fasi del mio revisionare, anche se queste fasi, per quanto mi riguarda, non sempre procedono in sequenza, ma molto spesso si intrecciano con la prima stesura.
Qui vi parlerò in particolare dei primi passi della revisione.

Preparare il testo


La prima cosa pratica a fare è stampare il romanzo o caricarlo su un lettore ebook. Se vi state dicendo "chi se ne importa, io lo correggo al computer", dovete considerare che leggere un testo su un monitor non è la stessa cosa, perché i vostri occhi e il vostro cervello percepiranno in modo diverso quello che vedono. Detto in modo più semplice, vi sfuggiranno moltissime cose.
Inoltre, da un punto di vista psicologico, è importante nella fase di revisione valutare il testo non con lo sguardo di chi scrive, ma di una persona qualsiasi: bisogna mettersi nei panni di un semplice lettore che si ritrova tra le mani il romanzo e lo considera in modo disincantato. E per farlo è sicuramente più adatta una stampa o un altro supporto simile.
Per quanto mi riguarda, avere un ebook reader ha reso questo passo molto facile. Mentre prima dovevo cercare qualcuno che mi stampasse il testo perché non ho una stampante, ora non devo far altro che convertirlo in epub e voilà! E posso rifarlo tutte le volte che mi occorre con un solo click.
In questo caso, inoltre, non c'è bisogno di realizzare un epub sofisticato come quelli per la pubblicazione, basta davvero un attimo per ottenerne uno per l'uso che dobbiamo farne. Io di solito lo creo con l'estensione Writer2ePub di Open Office oppure online con questo servizio gratuito. Che meraviglia la tecnologia...

Prendere le distanze dallo scritto


A questo punto siete pronti per iniziare la revisione. Anzi no. Quanto tempo è passato da quando avete finito il romanzo? La domanda è legata al consiglio che danno moltissimi guru del settore: far passare parecchio tempo tra la scrittura e la rilettura, in modo da prendere le distanze dalla storia e poter guardare a quanto abbiamo scritto in modo obiettivo. È un suggerimento valido, perché come dicevo prima revisionare significa prima di tutto considerare la nostra opera in modo impersonale e ciò è difficile. Normalmente siamo innamorati dei nostri personaggi, entusiasti della storia e della nostra prosa, oppure al contrario tendiamo a vedere quello che abbiamo scritto come spazzatura, siamo insicuri e pessimisti.
Per una auto-valutazione obiettiva, per impostarsi su un atteggiamento di critica obiettiva, è importante far passare un po' di tempo. Tuttavia, non siate rigidi su questo e cercate di capire quanto tempo vi occorre realmente per distaccarvi, non esiste un periodo standard, quindi non ha senso attenersi ai consigli dati da altre persone.
Quanto tempo serve a me ancora non lo so con esattezza. In questo caso sono passate solo un paio di settimane, ma come dicevo all'inizio questo romanzo è già una seconda stesura di uno scritto di molti anni fa. E una distanza così ampia da quello che era in origine mi aveva permesso a suo tempo di capire che era necessario non revisionarlo, ma riscriverlo completamente (come racconto in quest'altro post).

Dare uno sguardo d'insieme alla storia


Se vi siete distaccati a sufficienza e vi sentite pronti a calarvi nei panni di un giudice imparziale, prendete in mano la stampa o l'ebook e cominciate a leggere. Questa prima lettura deve essere fatta secondo me in modo più globale possibile e velocemente. Durante questa fase io mi immergo completamente, dedico due o tre giorni solo a questo, in modo da poter dare uno sguardo d'insieme il più ampio possibile all'intera storia, senza interruzioni. Ora siete solo dei semplici lettori.
Durante questa lettura, affioreranno già molte modifiche da fare, vi salteranno agli occhi errori e cose che non vanno, ma io vi sconsiglio di soffermarvi a fare cambiamenti. Prendete appunti, segnatevi tutto quello che notate e che vi viene in mente, ma procedete nella lettura senza fermarvi.
Durante questo primo esame io ho deciso subito che il finale non funzionava, perché una volta considerata in modo globale l'intera trama, mi sono resa conto che la conclusione non era abbastanza in linea con il resto.
La prima rilettura in sostanza serve a capire se la storia vista come un insieme ha un senso, se ha una sua coerenza di massima, se possiede un'anima o è solo un insieme di eventi collegati tra loro in linea temporale o da causa-effetto.
È come salire su una collina e guardare il panorama con un colpo d'occhio, abbracciando con lo sguardo tutto ciò che si vede.Non c'è bisogno ora di prendere il binocolo, ciò vi allontanerebbe solo dallo scopo.
Alla fine della lettura chiedetevi: questa storia mi ha appassionato? Mi sono identificato con i protagonisti? Cosa mi ha lasciato? Queste sono più o meno le domande che si farebbe un lettore qualsiasi, più o meno consapevolmente.

Individuare le parti noiose


Durante questa semplice lettura c'è un'altra cosa che salterà all'occhio. Forse non accadrà subito, ma durante una seconda o una terza lettura, comunque sia, vi accorgerete che ci sono parti del vostro stesso testo che non avete voglia di leggere e che siete tentati di saltare. Sono gli stessi brani che un lettore troverà mortalmente pesanti e noiosi. Se annoiano noi che li abbiamo concepiti, figuriamoci un lettore esterno... Prendete nota di questi specifici punti, perché più avanti dovrete lavorarci su o forse tagliarli di sana pianta.
Durante una prima rilettura globale è più facile individuare queste parti, perché abbiamo l'occhio concentrato su una lettura veloce. Se l'occhio si inceppa e fatica, se la lettura non è poi così scorrevole come dovrebbe, è un segnale d'allarme: siamo in presenza di qualcosa di barboso.
Per questa prima puntata è tutto... ma siamo solo all'inizio!
E voi come organizzate la vostra revisione? Vi ritrovate con i miei primi passi o ne avete altri?
Anima di carta

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