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Revisionare un romanzo #6

Da Anima Di Carta
Revisionare un romanzo #6
In questa serie di post dedicati alla revisione finora mi sono concentrata soprattutto sugli errori da sistemare, ma questo lavoro presenta anche aspetti più piacevoli e creativi, come la possibilità di migliorare quello che abbiamo scritto. Non mi riferisco tanto alla cura del testo (di quello parlerò in ultimo perché merita un discorso a parte), quanto a tutto ciò che possiamo fare per rendere più accattivante il nostro romanzo agli occhi di un ipotetico lettore.
Dopo aver rinforzato la struttura della storia e aver analizzato il testo in cerca di problemi vari, forse potremo essere tentati di accontentarci di quello che abbiamo scritto. Oppure, al contrario, potremo rimboccarci di nuovo le maniche e rivedere ancora una volta tutto con l'obiettivo di arricchire e dare più tridimensionalità agli elementi della storia.
Credo che arrivare alla consapevolezza che si può fare di meglio sia un passo importante per chi scrive. Vincere la tentazione di dire "ora quello che ho scritto è abbastanza buono" significa, secondo me, capire che come scrittori si può sempre crescere e raggiungere vette più alte del nostro percorso. Anche se è faticoso riprendere in mano ancora una volta la nostra creatura e rileggerla, anche se non vediamo l'ora di inviarla a un editore o di metterla in vendita, sono del parere che rimetterci all'opera farà bene sia al romanzo che a noi stessi.
In questo caso, l'esperienza aiuta molto a capire dove e come rimettervi mano, quindi all'inizio è probabile che non abbiamo neppure idea di cosa fare. Comincio, quindi, con il descrivervi alcuni elementi che ho usato per migliorare il mio ultimo romanzo e che mi ripropongo di tener presente anche per il prossimo in attesa di revisione.

Migliorare il primo capitolo


Come si sottolinea tante volte, le prime pagine sono vitali. Lo so per prima, visto che come lettrice se non entro in sintonia subito con un romanzo, finisco per abbandonarlo. Il primo capitolo, dunque, deve essere un amo impeccabile per catturare la vostra preda.
Da evitare sono assolutamente le scene noiose, gli antefatti, le infinite descrizioni, l'eccessivo "raccontare", ecc. Vi rimando a un altro mio post dove troverete un elenco di ciò che non va scritto nel primo capitolo. E vi invito anche a leggere questa interessante lista fatta da agenti letterari: I modi peggiori per iniziare un romanzo.
Cosa invece deve contenere?
  • Chi è il protagonista
    Anche se nella premessa il personaggio più importante può non comparire, è importante che faccia la sua prima apparizione il prima possibile, per dar modo a chi legge di capire chi è che vive la storia e per innamorarsene subito. Non so voi, ma io un tipo di romanzo che non sopporto è quello in cui l'autore si dilunga per pagine e pagine prima di presentare il protagonista. 
  • Qual è il conflitto
    Va di pari passo che le prime pagine devono mostrare (non raccontare, ma proprio mostrare) anche l'obiettivo/problema del protagonista e ciò che si oppone alla sua realizzazione/risoluzione. Forse all'inizio si tratterà di una piccola cosa, che poi nel corso della storia diventerà più importante, ma deve esserci qualcosa per far presa sul lettore.
  • Un personaggio attivo
    Un personaggio che non fa nulla non piace a nessuno. La determinazione e l'ossessione del protagonista nel darsi da fare per raggiungere i suoi obiettivi devono essere da subito evidenti. Meglio quindi una scena con il personaggio attivo che non una in cui lo seguiamo in una sua giornata-tipo. Questo ovviamente non significa che il primo capitolo deve essere un concentrato di avvenimenti o per forza una scena d'azione.
  • Informazioni sull'ambientazione e l'epoca
    Anche se non sono questi elementi che cattureranno particolarmente l'interesse di chi legge, non devono mancare per completezza e per far sì che ci si possa orientare subito. Potremo anche lasciare al lettore il gusto di capire dove e quando si trova, ma in tal caso deve esserci un motivo valido per farlo (per esempio il personaggio non sa dove si trova).
  • Qualcosa di già accaduto
    Un uomo riprende i sensi dopo che un cornicione gli è caduto sulla testa e scopre di non ricordare buona parte della sua vita: è l'inizio di Sipario nero di Cornell Woolrich, che prendo come esempio perché lo sto appunto leggendo. Siamo nel ben mezzo di una situazione e il lettore si trova a dover capire cosa è accaduto prima. Oppure viene a sapere che qualcosa è appena successo e il personaggio deve affrontarne le conseguenze. Un modo semplice ed efficace per trascinarlo nel capitolo successivo.
Si tratta di un elenco incompleto, ma spero di aver reso l'idea.

Migliorare l'intreccio


Anche se la nostra trama è buona di per sé, si può pensare di renderla ancora più accattivante facendo qualche spostamento. Montare scene in un ordine diverso da quello cronologico può essere un metodo per dare alla storia più movimento.
Cosa vuol dire concretamente? Ci sono vari modi per farlo:
  • Usare i flashback
    Il protagonista compie salti nel passato ricordando cose avvenute in precedenza: è un esempio di flashback che ha lo scopo far sapere al lettore qualcosa di utile per comprendere il presente. Si può anche andare avanti e indietro in modo meno ordinato, ma va sempre considerato il fattore chiarezza!
    Vi rimando a un mio guest post di qualche tempo fa sul blog di Grazia Gironella ScrivereÈvivere, Raccontare il passato: i flashback.
  • Usare i flashforward
    Potremmo far compiere un salto nel futuro a un personaggio che fantastica su qualcosa, immaginando cosa potrebbe accadere, o che ha una visione o una premonizione. Oppure, se il tipo di narrazione lo consente, si potrebbero fare delle importanti anticipazioni, per incuriosire il lettore. Alcuni romanzi per esempio iniziano con una scena che si è svolta molto tempo dopo i fatti di cui si parlerà, e il lettore è curioso di sapere come si è arrivati a quel punto.
  • Mostrare scene parallele
    Un personaggio sta vivendo una certa situazione, ed è questo l'oggetto della prima scena. Subito dopo mostriamo con una seconda scena cosa è accaduto nel frattempo a un altro personaggio. Oppure mostriamo la stessa scena dal punto di vista di un secondo personaggio. Ho usato questa tecnica, sovrapponendo delle parti; non tutto perché mi sembrava eccessivo, ma se la scena merita penso che si possa fare per intero.
  • Fare un salto in avanti nella storia
    Dopo aver raccontato in modo lineare, potremo arrivare a un punto di svolta e qui chiudere il capitolo senza mostrare al lettore cosa è successo dopo. Il capitolo successivo potrebbe riprendere da un momento più avanti nel tempo, mostrando una situazione diversa e spiegare man mano cosa è accaduto nel periodo "buio". 
  • Altri tipi di "montaggi" delle scene
    La combinazione di vari punti di vista nella storia può dare il via a una combinazione del tempo diversa, mostrando per esempio prima una scena che si svolge dopo e così via.
    Non necessariamente, inoltre, questi devono essere gli unici modi per scombinare la cronologia, potremmo anche sperimentarne di nuovi. Nel film Premonition con Sandra Bullock accade qualcosa di simile, con i giorni di una settimana che si susseguono in modo così disordinato che allo spettatore resta fino all'ultimo il dubbio se si tratti di sogno o realtà. Oppure si potrebbe provare a ripercorrere il tempo all'indietro... 
Per il momento mi fermo qui, altri miglioramenti possibili li affronterò la prossima volta.
E voi avete mai provato a usare queste tecniche? E che suggerimenti avete sul rendere il primo capitolo più accattivante?
Anima di carta

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