Revival delle crociate,passando per il neoliberalismo e il terrorismo attuale.

Creato il 21 settembre 2014 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Pensavo a come ci si possa spingere in difesa della propria religione in violenze esasperate e di come ci si possa trasformare in giustizieri in nome del credo personale.

Mi chiedo anche se noi cristiani potremmo mai di nuovo  arrivare a quell’armata delle crociate,fatta di sangue in difesa della croce.

L’uso della violenza come avviene attualmente oggi in campo religioso,vista da un punto di vista geopolitico,ha anche delle giustificazioni concrete oserei dire.

Puo’ sembrare sbagliato,certo,ma il diritto all’esercitare il mandato di condotta morale e civile in una comunita’,rispecchia la fede stessa per cui si combatte.

L’esagerazione avviene allorquando si uccidono estranei a un contesto non sociale di appartenenza del luogo,andando cosi’ a scivolare nel puro terrorismo mediatico o imponendo la fede stessa con il ricatto del si a tutti i costi pena l’uccisione stessa.

Lo scontro tra religioni e’ figlio di quest’ultimo passo attualmente.La pretesa di cambiare ideologie religiose secolari,mi pare pura utopia e mi fa venire alla mente un concetto che in passato,il neoliberalismo,fu usato per aprire ai mercati globali.

Fu una invadenza,seppur innocua,in parti del globo,ove regnavano scambi economici datati e basi regolate da leggi interne.

Ecco il neoliberalismo e’ stato l’invadenza di nazioni,o regimi economici fatti dai soliti capi di governo,che ha portato stravolgimenti in aree geografiche.

Cambiare un credo e’ sempre sconveniente,poiche’ comporta azioni di metodica teorica e pratica .

Teorica annientando una religione stessa,rendendola cattiva e ignobile sotto tutti i punti di vista.

E’ il caso di cio’ che sta accadendo con l’Islam,accusata da piu’ parti di essere ermetica e crudele.

Cosa sbagliata e falsa.

 Magari sarebbe piu’ opportuno dire e spiegare come invece essa e’ fucina di ideali e comportamenti accettabili da persone come noi anche.

La distorsione delle realta’,per raggiungere scopi militari,avviene denigrando anche teologie e fedi.

Pratica poiche’ come in passato,dobbiamo aspettarci azioni militari sul campo per difendere cio’ che non piace(ma cosi’ moriranno molti civili innocenti per quella parte sbagliata della societa’ stessa..-).

Insomma il piu’ forte vincera’,credendo di apportare educazioni e modi di civilta’ degne del proprio paese…

Ma ne siamo sicuri?

Non sarebbe piu’ opportuno allora dialogare con le parti,quelle vere,quelle che nella religione trovano il senso della vita e del rispetto reciprco?



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