La serie ci convince molto poco. Innanzitutto il mondo post-apocalittico che ci viene mostrato ha un aspetto spiccatamente e insensatamente medievale, non capiamo come in soli 15 anni si possa essere regrediti e cambiati in questo modo. Anche la caratterizzazione dei personaggi lascia molto a desiderare: Charlie, la protagonista, è una tipica adolescente da “teen-drama” e non da serie di fantascienza post-apocalittica! Infatti pochi momenti dopo l’inizio della sua avventura, Revolution decide di mostrarci l’adolescente spaccone e palestrato che molto probabilmente diventerà l’amore travagliato di Charlie. I dialoghi sono banali e scontati e lasciano presagire facilmente ciò che avverrà o che tipo di “piega” assumerà la trama. La prima puntata ci mostra anche una scena d’azione che vede protagonista lo zio Miles contro una frotta di nemici appartenenti alla Militia che riesce a sbaragliare facilmente in pochi minuti. Questa scena oltre a essere poco plausibile e molto brutta, ha inoltre il coraggio di richiamare i combattimenti di Kill Bill.
La trama di Revolution gira attorno esclusivamente al mistero del black out che diventa così nodo centrale della serie tv. Tale meccanismo viene palesemente utilizzato dagli sceneggiatori come stratagemma per catturare l’attenzione dello spettatore con l’obiettivo di fidelizzarlo solo per curiosità e nient’altro. Ma un mistero non basta per fare di una serie TV un prodotto di qualità e infatti Revolution è deludente sotto tutti i punti di vista. Comunque è un vero peccato che questa serie sprechi un’idea iniziale accattivante che avrebbe potuto generare ben altri risultati.
È bene precisare che la recensione è stata scritta dopo la visione solo della prima puntata che però ci è sembrata sufficiente per giudicare la serie.
Martina: Stupida, banale e superficiale. Voto 4.
Davide: Brutta quasi fastidiosa. Voto 4.