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Ri-Torno

Creato il 19 novembre 2014 da Vortoj

E poi ti ritrovi a festeggiare 30 anni. T R E N T A. E quel giorno lo condividi con una decina di bimbi davanti ai quali giri intorno al sole proprio come fanno loro ai loro compleanni, però nel tuo caso ogni giro vale dieci perché… 30 volte?? It’s too muchhhh qualcuno sussurra. Eppure io avrei voluto girare trenta volte, sentirli tutti questi anni che ho vissuto, girare fino a farmi venire il mal di testa, e cadere felice e impaurita per le decisioni che questo 3 accanto allo 0 portano nella mia vita.

Io gli “enta” li inizio con un nuovo taglio di capelli e un nuovo colore (perché anche l’esperienza di trascorrere 4 (!) ore dal parrucchiere andava fatta) ah e sì…con una nuova vita.

Che poi in realtà è un ritorno. Ritorno a casa mia, nella mia città, dai miei amici (quelli che ancora sono lì e quelli che sono appena arrivati). Ritorno a Berlino natürlich…con un tedesco ormai difettoso, un inglese decisamente migliorato, il coraggio di guidare, una cagnolina americana…e con la consapevolezza che le cose mutano sempre e incessantemente. Con un bagaglio di ricordi bellissimi, brutti e profondi. Con la felicità e la tristezza nel cuore per tutte quelle email e bigliettini di genitori e bimbi dispiaciuti per la mia partenza. Con le parole meravigliose e gli auguri che la direttrice del corso Montessori ha speso per “quella studentessa brillante e profonda pensatrice” che non aveva mai avuto. Con tanti punti interrogativi e la paura di non riuscire più ad essere e diventare quello che vorrei, perché si fanno delle scelte e si perdono quei treni che forse passano una volta sola, ma finché si ha il coraggio di scegliere ne vale sempre la pena. Con la tristezza di lasciare quelle -pochissime- persone con cui qui avevo davvero legato. Con la volontà di ammettere che la felicità solo io so come e dove posso riconquistarla. Con un saluto alla meravigliosa Seattle dalla ruota panoramica perché io a questa città, che mi ha costretto a sfidare tutti miei limiti, devo davvero tanto e il suo skyline me lo porto nel cuore. (E aspetto ancora il giorno che la spostino in Europa, sì sì)

Ogni scelta che io abbia mai preso è stata sempre consapevole e voluta, per questo motivo non mi pento di nulla. Se non avessi avuto il coraggio di partire avrei vissuto nell’ “E se fossi andata a Seattle?”…ora so come sarebbe andata…e adesso la domanda è “e se invece tornassi a Berlino”? E allora torno, che tanto di tempo per fare, disfare e ricominciare ce ne è sempre abbastanza.

Salto di nuovo perché, come dice qualcuno, ho saltato così tante volte ma son sempre caduta in piedi…e se stavolta dovessi sfracellarmi per terra vorrà dirà che mi rialzerò.



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