Francesco Cerisola
I Riaffiora (Matteo Marenduzzo, Andrea D'Amato, Paolo Trolese e Alessio Montagna) nascono nel 2002 a Cittadella (Padova). Alle spalle hanno già una discreta carriera (costruita grazie alle singole canzoni che hanno pubblicato su alcune compilation), ma, non contenti di ciò, hanno deciso di proseguire nel cammino. Sono approdati alla Dischi Soviet Studio dove, aiutati da Ronan Chris Murphy, hanno registrato l'album di debutto: La Marsigliese.
L'inverno a Padova apre il disco, tra delicatezza e malinconia, su note di pianoforte ornate da ricami di basso, batteria e chitarra. Mon Amour tira fuori gli artigli, elettrica e decisa, fra chitarre nervose e arrangiamenti sofisticati mentre Così Distante, vibrante e dolce allo stesso tempo, scorre tra momenti quieti e improvvise esplosioni. L'imputato (meno convincente) scorre veloce per poi lasciar spazio a Alla Fine e alle sue sonorità un po' in stile Negroamaro. Lo Schianto, insieme a L'alchimista e Andreij sono (purtroppo) nuovamente in ribasso. A convincerci, però, ci pensano Un'Estate, fresca e solare, con le sue melodie pulsanti e altalenanti, e Requiem, più cupa e lenta, ma decisamente saporita.
I Riaffiora creano un disco che convince per metà. Molte canzoni conquistano e si fanno elogiare, altrettante, però, apparendo insipide, non trovano il nostro favore. Per noi il problema è che esse sembrano fin troppo elaborate (leggi “pompose”) per la parte strumentale, mentre, per i testi crediamo che forse siano un po' troppo azzardati (leggi “pretenziosi”). Insomma, un disco che forse mira un po' a strafare, ma che, nel complesso, conquista almeno la sufficienza.
TRACKLIST:
01. L'inverno a Padova
02. Mon Amour
03. Così Distante
04. L'imputato
05. Alla Fine
06. Lo Schianto
07. L'alchimista
08. Un'estate
09. Andreij
10. Requiem