Magazine Diario personale

Rialzati marta!

Da Cielosopramilano
Avevamo lavorato tutto il week end per farle fare la curva.
Perchè lei partiva gattonando...e si fermava alla porta. Io e il fratello facevamo il tifo perche passasse il piccolo tramezzo (cioè un tramezzino...come dissi a Said il capo cantiere egiziano quando fece i lavori a casa, e non mi sputò in faccia perchè era appena finito il ramadan..ma mia moglie che non è musulmana invece lo fece) girasse e arrivava possibilmente sana nella camera da letto.
Marta sul dritto è una desmosedici in curva non va. Nel senso che non si muove. (a pensarci bene l'avrei dovuta chiamare ducati e non marta) e questo week end: Il lampo Il colpo di genio di chi? Del 60enne. Insegnamole (io avrei detto impariamole...) a fare la curva. E dopo averle fatto vedere il meglio di valentino su dvd abbiamo organizzato il percorso.
A distanza di 3 manate abbiamo messo: Un Dado,Una papera, e poi un po più largo un little einstein, Topo Gigio strapazzamidicoccole, una palla di cartoon network e un Topolino gigante il suo amichetto. tutto a formare una curva.
Linea di arrivo il fratello vicino ad un piramide con dei cerchi. I primi tentativi goffi le centre nella scarpiera di culo, i fuoripista nella porta del bagno (dalla parte opposta).
E poi i sorrisi del manager e del meccanico (io il manager il piccolo il meccanico..o viceversa) ai primi progressi.
E lei sudata sbavante e sorridente batteva le manine si rimetteva a 4 zampe e ripartiva con il suo tubo di scappamento sempre in moto (che se siete intelligenti capite qual'è e non emana odori di ottani bruciati, ma di pastina e verdure). E' diventata brava tanto ormai da fare le pieghe come valentino a 45 gradi.
Stasera al ritorno dal lavoro della mamma la grande prova.
Creiamo il percorso lei parte:
Dado,papera,little einstein, topogigiostrapazzamidicoccole,palla la mamma la distrae con un Forza marta lei in piena curva si emoziona e sbam...
Capata nello specchio della scarpiera.
Tecnico e meccanico piegati dal ridere e lei con la manina sulla testa che ci guardava con uno sguardo truce tra le lacrime.
La mamma ha scaricato la responsabilità sul piu grande.
E in quel momento purtroppo ero io.
Questo pezzo parla di una città che si rialza.E' cantata (?) dal maestro.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog