Dieci moschee di Bangui, dopo quasi due anni di inattività, hanno riaperto le loro porte al culto. È una conseguenza del ritorno nella capitale centrafricana di circa 3.000 musulmani, in precedenza costretti a fuggire per le conseguenze del conflitto che dura da dicembre 2012.
Finora, molti fedeli di religione islamica, a causa della situazione ancora instabile nella capitale, avevano preferito tenere le loro preghiere in casa o avevano dovuto cercare nuovi luoghi di culto, in aree più sicure della città.
La guerra ha tuttavia causato danni alla maggior parte degli edifici religiosi islamici del paese: su 436 moschee ufficialmente censite, ben 417 sono state saccheggiate o distrutte.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)