buongiorno e buon Lunedì!So che anche molti do voi come me in questi giorni sono sommersi dalle pagine dei manuali da studiare, mentre fuori c'è un caldo da morire e vorremmo essere altrove. In questi ultimi tre giorni ho avuto la possibilità di prendermi una piccola pausa dallo studio in occasione di Una Marina Di Libri, il festival dell'editoria indipendente organizzato nel weekend appena trascorso alla Galleria d'Arte Moderna di Palermo.Il festival è arrivato alla sesta edizione ma io ho partecipato per la prima volta quest'anno (purtroppo soltanto per due pomeriggi) e devo dire che è stata una bellissima esperienza, che mi ha permesso di conoscere altri editori ma soprattutto tanti nuovi autori.
Venerdì 5 è stato il giorno di apertura e c'erano diversi eventi a cui avrei voluto partecipare, ma ho finito per andare al festival soltanto nel tardo pomeriggio.
Dopo un giro tra i vari stand degli editori, in cui mi sono limitata ad adocchiare alcuni libri, mi sono fermata nel chiostro per assistere alla presentazione di La commedia di Marineo di Ioan Viborg (Navarra Editore), a cui sono intervenuti Eddy Governale e Ottavio Navarra. Il romanzo fa parte della serie Marineide ed è la settima avventura dell'ispettore Marineo, stavolta alle prese con un'uscita dal coma, due strani omicidi ed anche una truffa, il tutto condito dai versi danteschi della Divina Commedia, opera alla quale l'autore ha voluto rendere omaggio in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante. Magari raccontandovi così la trama del libro non vi ho convinti, ma posso assicurarvi che già dalle prime pagine (io e la mia mamma abbiamo deciso immediatamente dopo la presentazione che quel romanzo doveva essere nostro, quindi lo abbiamo comprato e io ho già sbirciato le prime pagine) questo libro risulta intrigante, ironico, stravagante e soprattutto molto, molto divertente. Sicuramente un giallo poco convenzionale, ma che cattura sin da subito.Come succede in tutti i migliori festival del libro, anche ad Una marina di Libri sarebbe stato utile sdoppiarsi, perché proprio mentre Ioan Viborg presentava il suo romanzo nel chiostro, al caffé letterario Monika Zeiner presentava L'ordine delle stelle (Keller Editore). Ho assistito soltanto ad una piccola parte della discussione, ma sono rimasta sin da subito affascinata dalla trama di questo romanzo, quindi ho deciso di comprarlo e spero di leggerlo non appena il mio carico di studio si sarà alleggerito.Dopo un ritorno a passo molto veloce nel chiostro (sono sicura di aver travolto qualcuno, ma amen, la causa era importante) ho ritrovato la mia famiglia e mi sono guadagnata un bel po' di occhiatacce, visto che c'era veramente il tutto esaurito per l'intervento del maestro Camilleri che stava per iniziare ed io avevo un posto con un ottima visuale che i miei genitori avevano difeso con le unghie e con i denti. Mai mettersi contro una fan-family!Insieme ad Antonio Manzini, il maestro ha presentato La giostra degli scambi (Sellerio Editore), l'ultima avventura di Montalbano che io ho terminato di leggere proprio qualche giorno fa praticamente d'un fiato.Io non so se a voi è mai capitato di poter vedere e ascoltare uno dei vostri autori preferiti dal vivo e scoprire che sono esattamente come ve li eravate immaginati. Se vi è capitato, allora potete immaginare quanto io sia rimasta affascinata nell'ascoltare il maestro mentre parlava dei suoi romanzi, di come nascono le avventure di Montalbano e quelle raccontate nei romanzi storici, della ricerca linguistica continua che fa perché l'italiano non gli basta più e quindi ha bisogno del siciliano, della poesia che mette nei suoi romanzi che si attengono ad un rigorosissimo schema di righe, pagine e capitoli esattamente come accadrebbe per la poesia.Se ci tenete a vedere qualcuno dei momenti più belli della presentazione, vi rimando qui e vi assicuro che c'è stato molto di più da ascoltare.Alla soglia dei novant'anni e con oltre cento pubblicazioni alle spalle, Camilleri riesce ancora a sorprendere. Come diceva Manzini alla presentazione, La giostra degli scambi è uno dei romanzi più pirandelliani di questo autore e personalmente non posso che essere d'accordo. Avrete presto anche la mia recensione.Sabato 6 era un'altra giornata piena di eventi interessanti, ma anche questa volta ho fatto un salto al festival solo nel pomeriggio, per assistere a due eventi.Prima di tutto ho partecipato a Schiavone e Monterossi: gli anti-investigatori, una discussione sui romanzi di Antonio Manzini e Alessandro Robecchi moderata da Santo Piazzese (insomma, un paradiso per gli amanti dei gialli) sui personaggi protagonisti dei loro romanzi, Rocco Schiavone e Carlo Monterossi (pubblicate da Sellerio), due investigatori sui generis che sono dei veri e propri anti-eroi. Pur avendo già nella libreria di famiglia alcuni dei romanzi di questi autori non ne ho ancora letto nessuno (sì, disonore su di me e sulla mia mucca), ma ovviamente mi sono incuriosita moltissimo e ovviamente questi libri sono finiti in TBR. Alle 19 è stata poi la volta di Francesco Piccolo, che ha fatto divertire tutti con una reading di alcuni brani tratti dal suo best-seller Momenti di trascurabile infelicità (Einaudi). Io avevo letto soltanto qualche brano del romanzo e avevo ascoltato alcune reading che l'autore aveva fatto a Che tempo che fa e sapevo fosse molto divertente, e ascoltando Piccolo durante la reading ho riso ancora di più di quanto avevo già fatto. Tra le avventure casalinghe, in famiglia e in viaggio, questo autore ci ha regalato una meravigliosa ora fatta di moltissime risate (chi mi conosce sa che spesso quando comincio a ridere io poi molto spesso non riesco a fermarmi, come è successo anche in questo caso) e indovinate un po', sono sicura che finirò per leggere anche questo libro, soprattutto perché ogni tanto credo proprio che ci voglia un libro per staccare un po' la spina e farci due risate sulle piccole cose che capitano anche a noi nella vita.Dopo essere passata allo stand MinimumFax per un piccolo acquisto sono tornata a casa molto soddisfatta.
Ed ecco i miei acquisti, anzi, gli acquisti di famiglia, al festival.
Ed ecco, questa è stata la mia piccola avventura a Una Marina Di Libri.Questa manifestazione ha davvero un sacco di punti a suo favore, a cominciare dal fatto che si tratta di un festival organizzato da editori indipendenti (Sellerio e Navarra) per editori indipendenti e quindi da l'opportunità a molte case editrici di farsi conoscere.Gli eventi interessanti a cui partecipare erano molti e la cornice in cui era organizzato il festival davvero bellissima.Spero che il festival continui ad esserci e soprattutto spero che si ingrandisca e porti altri editori a partecipare, perché nella regione in cui lo scorso anno più del 70% delle persone non ha letto nemmeno un libro abbiamo tanto bisogno di queste manifestazioni.Per oggi è tutto, cari.Alla prossima!