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Ricapitolando, fatti, misfatti e strafatti della politica fidentina

Creato il 02 gennaio 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

RICAPITOLANDO, FATTI, MISFATTI E STRAFATTI DELLA POLITICA FIDENTINARicapitolando, passano gli anni. A futura memoria,  pubblichiamo con i post originali, quello che negli ultimi 5 anni, dal nostro punto di vista,  hanno significato qualcosa di importante o comunque da ricordare, nel bene e nel male. 
I vari post sono datati, e raccontano alcune vicende della politica fidentina.

_________________ Stefano Tanzi,  l'ho conosciuto una sera della primavera del 2004.... C'era ancora Forza Italia e nella sede di via Berenini si stava definendo la lista elettorale e il candidato sindaco del centro-destra fidentino (Forza Italia, AN e UDC) da contrapporre a quello della sinistra-centro (Ds, Margherita, Città Aperta, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Verdi)



In quel tempo, finita l'era di Massimo Tedeschi (sindaco uscente al secondo mandato, non ricandidabile per il terzo) la coalizione di sinistra candida a sindaco l'ex democristiano Giuseppe Cerri; non sono soli,  partecipano anche altri aspiranti sindaco: per la Lega Nord  Stefano Denti; la Lista Di Pietro-Occhetto presenta Ivano Sartori e, ultimo nell'elenco,  con una sua lista, cerca voti anche Massimo Costigliola.Nel centro-destra, invece, sul candidato sindaco è notte. Molte le indicazioni, nessuna convincente. Così  comincia a circolare il nome di Stefano Tanzi. A farlo - credo di ricordare - è  Flavia Ramenzoni.Ricordo:  siamo in riunione e quel nome trova consensi unanimi. Seduta stante - verso le 21 - la Flavia telefona a Stefano Tanzi.Dopo poco Stefano arriva in sede, parliamo, si racconta.Quando Stefano verso le 23 lascia la sede, lo fa da candidato sindaco del centro-destra fidentino.Curiosità, scelto il candidato la consegna tra i presenti alla fine della riunione era: "bisogna organizzare al meglio la presentazione della candidatura, per  qualche giorno zitti tutti"...; detto-fatto?  Si, vabbé...  la mattina dopo la Gazzetta già pubblicava un articolo dove Stefano Tanzi veniva indicato come probabile candidato sindaco per il centrodestra.Per la storia, in quelle elezioni (2004)  la sinistra, come al solito,  vince a mani basse;  Cerri, con oltre il 60% dei voti, diventa sindaco;  in Consiglio comunale, tra gli eletti nella lista di sinistra in quota Margherita c'è Lina Callegari.Anche Stefano Tanzi entra  in Consiglio comunale come consigliere di Forza Italia; gli altri eletti nelle liste di Forza Italia sono: Michele Rainieri, che sarà capogruppo;  Benvenuto Uni   e Vincenzo Basile.Poi, quando Michele Rainieri lascia il Consiglio comunale di Fidenza per trasferirsi  a Salsomaggiore dove, per conto di Forza Italia, si candida a sindaco contro Massimo Tedeschi, al suo posto arriva il primo dei non eletti  Gianluca Olivieri e  Stefano Tanzi diventa capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale.Per Stefano, quelli sono anni di formazione anche attraverso un forte lavoro di opposizione contro le scelte espansioniste e megalomani del duo Antonini-Massari, entrambi assessori un quota Pd.Nell'inverno del 2008, la maggioranza di sinistra implode combinando un pasticciaccio politico che porta alle dimissioni del Sindaco Cerri e al conseguente commissariamento del Comune in attesa di nuove elezioni.RICAPITOLANDO, FATTI, MISFATTI E STRAFATTI DELLA POLITICA FIDENTINANella primavera del 2009 si tengono  nuove elezioni.Le sinistre, come sempre a guida Pd e come sempre sicure di vincere,  si trovano per la prima volta a  confrontarsi elettoralmente con una vera alleanza politico-programmatica, alleanza di centrodestra formata dal Pdl, lega, lista civica e Udc, con un unico programma ed  un unico candidato sindaco: Mario Cantini.Dirigente amministrativo dell'ospedale di Vaio,  figlio di Arturo Cantini  negli anni Settanta Sindaco di Fidenza, Mario Cantini, dopo una esperienza di assessore negli anni Ottanta  e poi  per pochi mesi  segretario provinciale del PSI del dopo Craxi, abbandona la politica attiva e   negli ultimi venti anni  si dedica alla famiglia e al lavoro: il candidato perfetto che,  con la sua biografia,  rompe con un passato soffocante che non passa mai  ma, anzi, sempre più arrogante e presuntuoso.Così succede, smentendo la gran parte delle previsioni, che al ballottaggio il candidato sindaco del Pd, Montanari, nonostante l'alleanza con la lista dell'ex sindaco Cerri, viene sconfitto.Mario Cantini è il nuovo sindaco di Fidenza; Stefano Tanzi, come preannunciato dallo stesso Cantini in campagna elettorale, viene nominato vice-sindaco con deleghe ai lavori pubblici, al bilancio e alle aziende partecipate.Dopo oltre sessanta anni di ininterrotto predominio della sinistra ...(fine prima parte, continua).


RICAPITOLANDO, FATTI, MISFATTI E STRAFATTI DELLA POLITICA FIDENTINAVergogna? Recita un manifesto del Pd. Vergogna, Ma di che? Si vergognassero loro
Addirittura l'astro nascente del Pd fidentimo, Alessandro Stefanini, infila, in un suo commento al post di navecorsara, una serie di inutili ciance perdendosi tra travi e pagliuzze, addirittura giusificando il "vergogna" con un incredibile "l'hanno detto prima quelli del centrodestra in un manifesto della campagna elettorale..."
Allessandro, guarda il labiale: Questa storia dell'aumento delle spese per il cda di Sandonnino Multiservizi, per come la presentate,  è una palla pazzesca.   Nulla di nuovo, purtroppo solite bugie  dei soliti bugiardi, per giunta fuori contesto, così prestandosi volutamente a creare ulteriori equivoci.
Ma quale era lo scenario, il contesto, in cui si sviluppava la vicenda richiamata nel manifesto del Pd?
Già in questo post, pubblicato su questo blog un mese fa, scrivevamo :
"Fidenza - L'ultima, ma non ultima, interrogazione del segretario del
Pd è autolesionista. Si racconta tra commi e garbugli la storia
pietosa del Presidente di una azienda di servizi partecipata dal
Comune (Fava, ndr) che non ne voleva sapere di mollare la sedia dove,
al tempo dell'egemonia loro, l'aveva inbullonato il Pd." Infatti,
nonostante le resistenze non passive, il centrodestra lo ha sbullonato, a norma di legge nell'unico modo statutariamente possibile: tecnicamente
dimezzando (da 2000  a1000, euro più euro meno, mensili) gli emonumenti al Presidente del cda di Sandonnino Multiservizi e a cascata il resto; politicamente sulla base di un intervento postumo in Consiglio comunale del consigliere del Pd Luigi Toscani, dove si affermava l'opportunità di procedere alla revoca del mandato di un rappresentante in un ente o società partecipata nel caso in cui venisse a mancare “il rapporto di colleganza politica” ("lodo Toscani" ndr)...
Mandato a casa Fava, qualche tempo dopo, il cda di Sandonnino (c'è di mezzo anche Emilia Ambiente, con Tosi, ma per ora lasciamo perdere), non rinnovava un incarico professionale e con quel risparmio  ripristinavano gli emonumenti della gestione Fava. Dov'è lo scandalo, se tale procedura è indicata dalla legge ?(vedi art.17 , allegato in fondo pagina).
Il vero scandalo è quello del silenzio, tombale, su di un partito piglia-tutto che da sempre ha nominato chiunque ovunque ma sempre e soltanto uomini di suo gradimento, dal CEPIM (Massari) alla Sandonnino (Fava), da Emilia Ambiente (Tosi) alla Comeser, per non parlare di tutti i dirigenti comunali...
Dov'è lo scandalo se non quello di  un Presidente della Sandonnino, Fava, contemporaneamente dirigente di primo piano del Pd fidentino, che remava contro la nuova maggioranza creando addirittura allarme sociale (ad esempio, la bufala dell'acqua inquinata nella scuola Verde) innescando e alimentando gratuite e insistenti polemiche ?

Allegato: l’art 17 del D.L. 78/2009 convertito nella legge 102/2009 al comma 22-bis. prevede che:“Ai fini della riduzione del costo di funzionamento degli organi sociali delle società controllate, direttamente o indirettamente, da un singolo ente locale, affidatarie di servizi pubblici o di attività strumentali, può essere disposta, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la revoca anticipata degli organi amministrativi e di controllo e degli organismi di vigilanza in carica, a seguito dell’adozione di delibere assembleari finalizzate alla riduzione del numero dei componenti o dei loro emolumenti”;

RICAPITOLANDO, FATTI, MISFATTI E STRAFATTI DELLA POLITICA FIDENTINA... Vinto, avevamo vinto ora si trattava di governare. Il Sindaco l'avevano eletto direttamente gli elettori, per la giunta la  nomina degli assessori spettava al Sindaco. Per prima cosa decidemmo, in base ai voti delle singole liste, che la formula di assegnazione dei 7 assessori era 3-2-2: 3 del Pdl, 2 della lista civica e 2 della Lega. Sui nomi e le deleghe decideva il Sindaco.
Dopo pochi giorni ci ritrovammo in tarda mattinata convocati nell'ufficio del Sindaco in Comune. C'erano, oltre al sottoscritto, Stefano Tanzi, Giuseppe Comerci e Giovanni Carancini. Mario Cantini  lesse i nomi degli assessori con le relative deleghe. Tra quei nomi il Sindaco lesse anche il mio e la cosa mi trovò del tutto impreparato; ricordo anche Comerci che, pur essendo stato nominato assessore, dall'alto delle sue preferenze non gradisse affatto la delega allo sport pretendendo quella della cultura...non soddisfatto per qualche tempo tenne il broncio. 
Di quei primi giorni nel Palazzo potrei raccontare cento episodi ma andremmo per le lunghe, basti dire che il clima nel Palazzo non era dei migliori e ci volle tempo per conquistare sorrisi.  Fuori dal Palazzo c'era un altro problema che potremmo chiamare "tutto e subito". L'inaspettata vittoria del centro-destra infatti dava il via ad una nuova stagione; "Voltare pagina" e "Finalmente Fidenza è di tutti", non erano semplici slogan ma una sentimento comune a tanti fidentini che, da subito, avrebbero voluto vedere i cambiamenti auspicati. Purtroppo, governare non ha come sottotitolo "bacchetta magica", e non è nemmeno chiudere gli occhi di fronte alla realtà o immaginare una realtà diversa da quella che si è trovata.
 Intanto passavano i mesi... e s'avvicinava il tempo della mia defenestrazione.
 A questo punto ripropongo l'intervento di Daniele Aiello e Massimo Leonardi del 24 marzo del 2010:
Titolo: La nostra verità...RICAPITOLANDO, FATTI, MISFATTI E STRAFATTI DELLA POLITICA FIDENTINAPremessa: di norma, per diventare segretario o coordinatore di in partito, si convoca un congresso dove gli iscritti, dopo un dibattito e un confronto politico, votano per eleggere i dirigenti. Il Pdl è un partito in via di formazione; solo da qualche settimana si è aperto il tesseramento e solo quando tutte le procedure statutarie saranno completate gli organi dirigenti, provinciali e comunali, verranno eletti da un congresso attraverso il voto degli iscritti.Per ora gli organi dirigenti - coordinatore e suo vice - sono stati nominati, cooptati, dal coordinatore provinciale il 26 gennaio scorso.Delineato il contesto, è vero, da mesi, anzi da quando il Consiglio comunale ha approvato, una delibera, proposta l'assessore Parizzi, riguardante i criteri di nomina nelle aziende partecipate dal Comune, criteri votati all'unanimità dal Consiglio comunale, con alcune modifiche al testo base presentate dal consigliere Cerri. Da quel momento alcuni personaggi, che, a causa di quella delibera,  si sono visti escludere da nomine alle quali evidentemente molto tenevano, hanno cominciato una specie di guerriglia nei confronti dell'assessore.Qualsiasi suo atto, iniziativa, intervento è stato sistematicamente criticato e boicottato.
Abbiamo tenuto il conto di quante richieste di dimissioni sono giunte al sindaco Cantini e di quale campagna diffamatoria si è sviluppata per mesi nei blog dove riconoscibilissimi anonimi hanno scritto di tutto e di più; Parizzi è stato insultato, diffamato, calunniato. Anche il rapporto con il consiglio comunale ed i vari consiglieri è stato da subito contestato sia nei confronti dei gruppi di maggioranza, con i quali l'accusa era quella di non condividere notizie e informazioni istituzionali, sia con l'opposizione, dove gli si contestava di complottare, passando carte, suggerendo interrogazioni contro esponenti politici della maggioranza. Per carità di patria non andiamo oltre ma, se c'è ancora qualcuno che pensa di intorpidire le acque con l'accusa di complotti con il nemico solo perché Parizzi parla con l'opposizione, ricordiamo loro che la delega dell' assessore comprende anche i rapporti con il consiglio comunale e i vari gruppi e che questo chiacchiericcio è servito unicamente a tentare di svuotare di contenuti le deleghe, come del resto si è fatto con la delega di attuazione del programma di mandato nel momento in cui un autoproclamato dirigente politico che usa il civismo come una volta si usava il tramvai, decise - al solito senza alcun confronto - che il testo del programma di mandato licenziato non andasse bene, convincendone il sindaco, per poi riempirlo di veline dirigenziali che non tracciavano un percorso di mandato, ma elencavano o programmi della precedente amministrazione o lustravano l'ego a qualche assessore.A quanto ne sappiamo, Parizzi tentò di rivedere le sue deleghe che, allo stato dell'arte, anche a noi parevano fatte apposta per delegittimarlo. Mario Cantini ebbe problemi di salute e la cosa non ebbe seguito.Al ritorno del Sindaco era tutto un susseguirsi di voci.Ecco, le voci. 
Venne fuori l'affare Solveko, per un nuovo giornale on line " Ilgio.net", Scalmani intervistò telefonicamente l'assessore... ne venne fuori un caso: uscire per non votare in Giunta l'aumento di capacità produttive ci poteva anche stare (in realtà Parizzi chiedeva  di poter esaminare gli allegati alla delibera prima di dare un parere), ma addirittura, come scriveva Scalmani,  promuovere o aderire al comitato di cittadini contro la Solveko, questo giammai: dimissioni dimissioni. In realtà Parizzi mai fece quelle dichiarazioni e di questo, sempre dopo, gli fu dato atto anche pubblicamente dal giornalista Scalmani.
Stessa "operazione" da parte della Gazzetta di Parma, sempre sulla Solveko, anche qui gli taroccano una dichiarazione e anche qui  sono scintille.  Ancora, veniamo a sapere che Capece e Lina Callegari sono in stretto contatto con Villani al quale relazionano del lavoro degli assessori con tessera Pdl,  informazioni costruite unicamente con lo scopo di mettere in cattiva luce non solo Parizzi ma anche TanziIl problema nasce quando chi riceve simili informazioni non si rapporta con gli assessori,  per almeno conoscere la  loro verità, ma prende per buona la verità raccontata da altri, poi, su questo, pretende di elaborare giudizi inappelabili.Oggi, il Sindaco ritira le deleghe all'assessore Parizzi,Questa è la nostra verità.Rimane da dire che nei confronti del sindaco Cantini proviamo un profondo disagio. Le pressioni esterne sono troppe, tante e, fatta salva l'amicizia e la stima personale, crediamo che la questione non si risolva mandando a casa Parizzi.In questi mesi abbiamo visto crescere sentimenti volgari, egoistici, cattivi. 
Questi sentimenti non si esauriranno con le deleghe tolte a Parizzi, anzi, la giunta, questa maggioranza resterà in balia dei ricatti di persone moralmente mostruose, politicamente dappoco.Dice un assessore: bisognerebbe tornare al clima della campagna elettorale…Se ben ricordiamo, i due o tre personaggi che oggi si agitano contro questo o quello creando un clima da basso impero, poco o niente centravano con il progetto che ci ha portato a una vittoria storica.Il loro contributo alla formazione del programma politico è stato pari a zero; il loro contributo in termini di campagna elettorale è stato inesistente se non per un portavoce che con i suoi, per fortuna, rari interventi metteva, già allora, inutile zizzania...Per finire, non è accettabile da parte di alti vertici del nostro partito ci sia l'intenzione di eliminare l'attuale classe dirigente fidentina (soprattutto l'assessore Parizzi e, a quanto si mormora, il vicesindaco Tanzi) per far posto altri esponenti del partito maggiormente "obbedienti" rispetto alle direttive che vengono da Parma.Villani dovrebbe ringraziare chi ha contribito a conseguire al partito una vittoria storica, Noi c'eravamo e non siamo disponibili a far colonizzare il Pdl di Fidenza da Parma.Se abbiamo vinto le elezioni è anche perché abbiamo investito politicamente sulla fidentinità. Diceva uno slogan di un nostro alleato:padroni a casa nostra.Questa vicenda per noi è materia buona per andare avanti e rilanciare il Pdl al quale riconfermiamo per intero la nostra fiducia.E con fiducia attendiamo il congresso del partito dove, finalmente, potremo contarci per far contare Fidenza.Fidenza, 24 marzo 2010Il consigliere comunale e di Terre Verdiane, Daniele AielloIl vice coordinatore del Pdl di Fidenza, Massimo Leonardi
(fine terza parte),http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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