di Francesco ImprotaMarino Magliani, visceralmente legato alla propria terra, come risulta dai suoi romanzi ambientati quasi tutti nelle vallate del Ponente ligure a ridosso della Francia, da qualche tempo con la sagacia e il talento dello scrittore di razza è impegnato a dare visibilità a scrittori liguri sconosciuti o dimenticati. Vale la pena ricordare che Elio Lanteri, autore di quel gioiello narrativo che è La ballata della piccola piazza, è stato scoperto da Magliani non diversamente dall’autore del libro in questione, Riccardo Giordano, che approda alla narrativa dopo un passato abbastanza movimentato di agricoltore, sportivo, sindacalista e politico: attualmente è consigliere provinciale nelle file del Partito Democratico.Battitore libero raccoglie ed elabora alcune di queste esperienze convogliandole in una storia che si snoda dal 1944 al 1967 mantenendosi in bilico tra verità e finzione. Il romanzo si apre con la descrizione di Pietrabruna, un piccolo borgo rurale situato alle pendici del monte Faudo, a quattrocento metri sul livello del mare, scenario della vicenda: Erano i tetti di Pietrabruna, umidi di pioggia e rilucenti dell’ultima luna, in un’impressione di ordinata e pulita povertà. Continua a leggere
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Riccardo Giordano: " Battitore libero". Presentazione a Isolabona sabato 7 gennaio
Creato il 04 gennaio 2012 da Gturs
Sabato 7 gennaio nella Loggia di piazza Martiri della Libertà a Isolabona, verrà presentato il romanzo di Riccardo Giordano Battitore libero edizioni Philobiblon. La presentazione sarà a cura di Paolo Veziano. Di seguito potrete leggere parte di una recensione scritta da Francesco Improta e pubblicata sul sito di Bartolomeo di Monaco; recensione che invoglia a presenziare all'evento e al successivo acquisto del romanzo.
![Riccardo Giordano: Riccardo Giordano: Battitore libero]()
di Francesco ImprotaMarino Magliani, visceralmente legato alla propria terra, come risulta dai suoi romanzi ambientati quasi tutti nelle vallate del Ponente ligure a ridosso della Francia, da qualche tempo con la sagacia e il talento dello scrittore di razza è impegnato a dare visibilità a scrittori liguri sconosciuti o dimenticati. Vale la pena ricordare che Elio Lanteri, autore di quel gioiello narrativo che è La ballata della piccola piazza, è stato scoperto da Magliani non diversamente dall’autore del libro in questione, Riccardo Giordano, che approda alla narrativa dopo un passato abbastanza movimentato di agricoltore, sportivo, sindacalista e politico: attualmente è consigliere provinciale nelle file del Partito Democratico.Battitore libero raccoglie ed elabora alcune di queste esperienze convogliandole in una storia che si snoda dal 1944 al 1967 mantenendosi in bilico tra verità e finzione. Il romanzo si apre con la descrizione di Pietrabruna, un piccolo borgo rurale situato alle pendici del monte Faudo, a quattrocento metri sul livello del mare, scenario della vicenda: Erano i tetti di Pietrabruna, umidi di pioggia e rilucenti dell’ultima luna, in un’impressione di ordinata e pulita povertà. Continua a leggere
di Francesco ImprotaMarino Magliani, visceralmente legato alla propria terra, come risulta dai suoi romanzi ambientati quasi tutti nelle vallate del Ponente ligure a ridosso della Francia, da qualche tempo con la sagacia e il talento dello scrittore di razza è impegnato a dare visibilità a scrittori liguri sconosciuti o dimenticati. Vale la pena ricordare che Elio Lanteri, autore di quel gioiello narrativo che è La ballata della piccola piazza, è stato scoperto da Magliani non diversamente dall’autore del libro in questione, Riccardo Giordano, che approda alla narrativa dopo un passato abbastanza movimentato di agricoltore, sportivo, sindacalista e politico: attualmente è consigliere provinciale nelle file del Partito Democratico.Battitore libero raccoglie ed elabora alcune di queste esperienze convogliandole in una storia che si snoda dal 1944 al 1967 mantenendosi in bilico tra verità e finzione. Il romanzo si apre con la descrizione di Pietrabruna, un piccolo borgo rurale situato alle pendici del monte Faudo, a quattrocento metri sul livello del mare, scenario della vicenda: Erano i tetti di Pietrabruna, umidi di pioggia e rilucenti dell’ultima luna, in un’impressione di ordinata e pulita povertà. Continua a leggere
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