In tre giorni di test il team campione del mondo ha messo insieme soltanto 14 giri e sofferto di problemi elettrici e di surriscaldamento. La particolare forma della RB10 al posteriore, molto snella rispetto alle altre monoposto, deve aver giocato un ruolo decisivo nei problemi di surriscaldamento.
Dopo la fallimentare giornata tutti i big del team sono andati via da Jerez, Newey e Horner sono tornati a Milton Keynes per cercare una soluzione che consenta di girare quantomeno al prossimo test o almeno in tempo utile per la prima gara della stagione perchè ormai è chiaro che domani non ci sono certezze per l'ultima giornata di test.
"Sono tornati in fabbrica per capire" ha spiegato Ricciardo. "Ma allo stesso tempo stanno cercando e sperando di trovare una soluzione rapida e pronta per domani."
"Per quasi 36 ore più o meno hanno lavorato sulla macchina per cercare di farla funzionare. Siamo un po' incerti in questo momento." "Adrian [Newey] è tornato sicuramente al suo tavolo da disegno. E' molto felice di lavorare nel suo ufficio di Milton Keynes, si farà sicuramente coinvolgere cercando di risolvere [il problema] per fare il passo successivo."Anche se non ci sono certezze sul fatto che la Red Bull riesca a trovare una soluzione rapida ai problemi, Ricciardo ritiene che il team ha tutte le capacità e i mezzi per poter venir fuori da questa situazione.
"Abbiamo ancora un sacco di tempo. Il tempo è dalla nostra parte. Anche se andiamo a Melbourne [con qualche problema], è una lunga stagione. Questi ragazzi sanno come vincere, questo è l'importante. Sono sicuro che prima o poi metteremo tutto insieme. Davvero, siamo ancora agli inizi."Copyright © Formula1News.info