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Si entra in sala avvolti dalla nebbia, sul palco ad attenderci non ci sono gli attori ma sette sacchi ovattati che contengono altrettanti lampadari accesi...mi fanno pensare a delle grandi caramelle.Il grigiore svanisce presto per lasciare spazio al colore.Cinque attori entrano in scena con felpe e valigie colorate. Sembrano figure allegre, fanciullesche, leggere ma allo stesso tempo interrotte, in bilico tra tutto quello che gli adulti gli hanno sempre raccontato da piccoli e ora brutalmente "svegliati", coscienti e delusi dalla crudeltà della vita. Sogni infranti, desideri incompiuti, paura di essere, insicurezza di essere, di agire, perché infondo "Se sono da solo non deludo nessuno, più sto in silenzio meno verrò ricordato".GrimmlessUn mondo senza fiabe.Ci sono immagini di questo spettacolo che non posso dimenticare, nonostante la cruda visceralità con cui vengono rappresentate e raccontate le non-fiabe, ho sentito poesia, amore e rabbia. E'un lavoro dove si alternano stati d'animo differenti. Provi simpatia e ti senti affine ai 5 personaggi in scena, li guardi e sei guardato, ti osservano e gli osservi. Chi è in scena? Chi è senza fiabe?Ricci/Forte per un teatro che è anche rock.