Riccione: ordine di arresto in carcere per il rapinatore della riviera romagnola

Creato il 15 maggio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

L'ultimo colpo lo aveva messo a segno a febbraio in una tabaccheria di Coriano, nel Riminese, ma stando agli inquirenti il curriculum criminale di un 47enne di San Clemente è molto lungo, tanto che il gip del Tribunale di Rimini ha firmato per l'uomo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove peraltro il soggetto si trova già dal 24 febbraio. 
Rapina aggravata, detenzione illegale e porto abusivo di armi queste le ipotesi di reato a carico del 47enne, celibe e disoccupato, che la mattina in cui era stato bloccato dai carabinieri della compagnia di Riccione, stava trasportando in auto una sacca piena di armi e munizioni. 
Nato a Rimini ma residente a San Clemente, l'uomo deve rispondere di rapina aggravata in danno di una tabaccheria a Coriano perpetrata il 21 febbraio di quest'anno, di detenzione e porto illegale di armi alterate, di tentato furto in un supermercato Dico di San Clemente compiuto il 23 gennaio, furto aggravato di 5 fucili perpetrato il giorno di Natale a Gemmano e furto aggravato di un revolver a salve ed un pugnale perpetrato il 18 maggio dello scorso anno sempre a Gemmano. 
Insomma, secondo gli investigatori il rapinatore si era procurato, rubandole, le armi poi usate per mettere a segno i vari colpi. 
Le indagini scattarono proprio in seguito ai furti commessi sempre con lo stesso 'modus operandì in alcuni esercizi commerciali. In un'occasione, grazie alle riprese delle telecamere a circuito chiuso, i carabinieri avevano accertato che il 47enne, armato di fucile, non aveva esitato ad utilizzare l'arma in suo possesso  contro i sistemi di video sorveglianza. 
Le indagini portarono subito i carabinieri ad individuare il soggetto grazie all'analisi della targa della Fiat Panda di colore blu utilizzata nei vari colpi, e dopo averlo pedinato in alcuni spostamenti, i militari fecero scattare le manette ai polsi del sospettato proprio mentre trasportava una sacca piena di armi e munizioni. 
La successiva perquisizione domiciliare ed i conseguenti accertamenti avevano permesso di recuperare un centinaio di «Gratta e vinci» e decine di stecche di sigarette provento dei precedenti furti. Gli accertamenti sulle armi e sulle munizioni sequestrate dai carabinieri, avevano poi chiarito che il 47enne se li era procurati in due distinti furti, sempre nello stesso appartamento a Gemmano, a maggio e a dicembre dello scorso anno. 
Tutte le armi da fuoco sequestrate, (5 fucili, di cui uno a canne mozze, una pistola a tamburo caricata a salve ed oltre un centinaio di cartucce), erano state modificate o alterate dal taglio delle canne per aumentarne notevolmente la potenzialità ed inoltre erano prive dei numeri di matricola al fine di renderne difficoltosa l'individuazione della provenienza furtiva. Nella circostanza erano stati sequestrati.

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