La televisione è vista da tutti: il 98,3% (+0,9% rispetto al 2011). Si consolida il successo delle tv satellitari (+1,6%), della web tv (+1,2%) e della mobile tv (+1,6%). Sorpresa, sorpresa, tra coloro che sono attratti dalla TV vi sono soprattutto i giovani (il 95% della fascia compresa tra i 14 ed i 29 anni).
Il 24,2% italiani collegati a Internet segue i programmi sui siti delle emittenti televisive e il 42,4% li cerca su YouTube per costruirsi i propri palinsesti su misura. Nello specifico degli utenti Internet 14-29 anni, si sale rispettivamente al 35,3% e al 56,6%. Il solito tema dell'integrazione dei media "classici" con Internet.
La Radio ha un'elevatissima penetrazione, coprendo l’83,9% della popolazione (+3,7% in un anno). Crescono moderatamente le forme più digitali di radio: ascoltata via web con il pc (+2,3%) e con i cellulari (+1,4%).
Butta molto male per la carta stampata. Scendono i lettori dei quotidiani del 2,3% (li leggeva il 67% degli italiani cinque anni fa, oggi sono diventati solo il 45,5%). Le testate online contano il 2,1% di contatti in più (20,3% di utenza) e vedremo quali numeroni aggiungerà l'Huffpost italiano ;-) La free press perde l’11,8% di lettori (25,7% di utenza), -1% i settimanali (27,5% di utenza), +1% i mensili (19,4% di utenza), -6,5% l’editoria libraria.Solo il 49.7% degli italiani legge almeno un libro all’anno, anche se si segnala un +1% per gli ebook. E proprio tra i giovani l'abbandono della carta stampata è più sensibile: tra il 2011 e il 2012 i lettori di quotidiani di 14-29 anni sono diminuiti dal 35% al 33,6%, quelli di libri dal 68% al 57,9%. I telefoni cellulari sono utilizzati dall’81,8% degli italiani e aumentano ancora la loro diffusione (+2,3%). Gli smartphone crescono del +10% in un solo anno: sono oggi in mano al 27.7 % della popolazione e, in particolare, al 54.8% nei giovani (con tutte le ovvie implicazioni per il marketing su queste fasce d'età). I giovani usano i tablet (13,1%) più della media della popolazione (7,8%). Internet è ormai il "mezzo" (io non sono d'accordo a definirlo mezzo, ma lasciamo perdere) più diffuso e con il maggiore aumento tra gli utenti nell’ultimo anno: è cresciuto del +9%, arrivando al 62,1% degli italiani (erano il 27,8% dieci anni fa, nel 2002). Il dato sale in modo totalizzante nel caso dei giovani (90,8%), delle persone più istruite, diplomate o laureate (84,1%), e dei residenti delle grandi città, con più di 500mila abitanti (74,4%). I Social Network hanno fatto un traino fantastico a Internet: ormai il 66% degli utenti Internet italiani è su Facebook (79,7% per i giovani). YouTube arriva al 61,7%, pari al 38,3% della popolazione complessiva e al 79,9% dei giovani.
Internet è l’unico mezzo ad aver incrementato la raccolta pubblicitaria: +12,3% nel 2011 rispetto all’anno precedente, arrivando a 636 milioni di euro. La quota del web è ancora ridotta (il 7,4% del totale) e la tv assorbe il 53,6% dell’intero budget.
Il 37.1% degli utenti internet visita i siti delle aziende commerciali, cercando autonomamente pareri e feedback su un prodotto o un servizio nelle community online e nei forum di discussione prima di procedere all’acquisto (19%), cercando sui siti di e-commerce come eBay (13,4%) o sui portali di acquisto come Groupon (10,9%), rintracciando recensioni video su YouTube (11,2%) o confrontandosi con gli amici nei social network (10,5%).
Non a caso, la pubblicità che in generale viene apprezzata di più è quella che informa (54%), poi quella che diverte (39%) e quella che emoziona (7%).
Negli ultimi dodici mesi il 24% degli italiani ha acquistato un prodotto o un servizio grazie alla segnalazione pubblicitaria vista in televisione. Al secondo posto per capacità di influenza viene Internet: il 13,6% degli italiani ha fatto acquisti grazie al web. [Branding & Marketing Blog / Venturini]