Lalcuni posti vietati come l’atterraggio sulla Luna. Ma non solo, perché senza andare troppo lontano dal nostro piccolo bel pianeta e grazie all’uso della tecnologia siamo riusciti anche andare sott’acqua insieme alle miriadi specie acquatiche. Ovviamente la tecnologia ci viene sempre in nostro aiuto, infatti grazie ai sottomarini possiamo “tranquillamente” andarcene in giro in ambienti acquatici (ovviamente è riferito “agli addetti ai lavori”).
E se volessimo nuotare tranquillamente come un pesce? Molti direbbero che abbiamo i respiratori e le bombole d’ossigeno, ma sono veramente impegnativi sia per caratteristiche meccaniche che per l’abilità nel respiro che l’utente dovrebbe avere.
Triton: Ecco come funziona
È un rivoluzionario dispositivo frutto del lavoro dell’uomo, nello specifico di Jeabyun Yeon studente Samsung Art And Design Institute.
Triton ci permette di respirare sott’acqua per molto tempo, semplicemente mordendolo. Non richiede l’abilità di inspirare ed espirare mentre lo si morde, come i respiratori convenzionali.
Tecnologia e struttura TRITON è un respiratore ossigeno che è stato creato sulla base di diverse tecnologie. TRITON utilizza una nuova tecnologia, il modello “branchia artificiale”. Estrae ossigeno sotto acqua attraverso un filtro formato da fili sottili con fori più piccoli per le molecole d’acqua.
Questa è una tecnologia sviluppata da uno scienziato coreano che ci permette di respirare liberamente sotto acqua per un lungo tempo. Usando un piccolo ma potente micro compressore comprime ossigeno e immagazzina l’ossigeno estratto in un serbatoio di stoccaggio. Il micro compressore opera attraverso un micro batteria. La micro batteria è una tecnologia di prossima generazione con una dimensione 30 volte più piccola di batteria convenzionale che può ricaricarsi in modo rapido, circa 1.000 volte più veloce!
Vi lascio immaginare gli usi sia a scopo di divertimenti che in caso di soccorso. Pensate un pò ai passeggeri della Costa Concordia, magari se ne tutti i passeggeri fossero dotati di TRITON i viaggi sarebbero più al sicuro!
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Alla prossima!