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I trasferimenti di dati a livello globale aumentano vertiginosamente ogni anno. Nel 2016, ad esempio, ci si aspetta che il traffico internet superi lo zettabyte (approssimatamente un miliardo di terabyte) di informazioni. Si stima che l'incremento annuo sia tra il 23 ed il 57 percento, e dei ricercatori svizzeri vogliono star dietro a tale aumento.
Per inseguire questa enorme mole di dati non basta aumentare brutalmente le capacità dei supporti, ma bisogna utilizzare dei componenti di rete più efficienti, più veloci e generalmente migliori. I ricercatori si stanno ultimamente spingendo verso tecnologie ottiche, che a quanto pare hanno tanto da offrire. I suddetti svizzeri della ETH di Zurigo hanno infatti prodotto lo switch ottico integrato più piccolo al mondo, che permette la modulazione dei segnali in un form factor più efficiente e compatto. L'ETH ha sempre cercato di minimizzare le dimensioni ed incrementare il rapporto fra consumi e prestazioni dei modulatori. Questi switch, per chi non lo sapesse, sono fondamentali nel convertire il segnale dei componenti ottici in un'onda che sia commestibile per i classici cavi. Lo switch in questione utilizzo un singolo atomo di argento per aprire e chiudere il circuito. Quando vi è applicato un voltaggio il circuito si chiude. Più i volt vengono decrementati, invece, e più l'atomo si ritrae, aprendo così il circuito quando il voltaggio è nullo. Questo meccanismo lo rende uno switch anche durevole nel tempo. Sarà una soluzione praticabile "entro i prossimi anni".
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