Profumo di buono di casa di cibo cucinato, coccolato, amato.
Quale pianerottolo? quello di ora o quello dell’infanzia? Oppure qualunque pianerottolo di qualunque casa si incontra nel nostro viaggio chiamato vita.
Il mio pianerottolo dell’infanzia profuma di sugo e dicaffè, il sugo della domenica e il caffè dei pomeriggi tra vicine a chiacchierare.
Il pianerottolo del mio presente profuma di “Luciana”, la mia vicina, che cucina sempre e bene e che inonda le nostre case di profumi di ogni cosa, dal pane fresco alla crostata, dalle patate al forno alla lasagna.
I miei bambini lo chiamano il profumo di casa di Luciana e ogni tanto si avvicinano alla sua porta per annusare e scoprire come in un indovinello cosa ha preparata di buono oggi.
Lei porta con sè la saggezza della cucina di un tempo, quella in cui il sugo cuoceva per ore e la crostata era fatta con le strisce tutte irregolari ma era buonissima, quella delle bombe calde appena fritte e dei piattini che giravano nel palazzo per far assaggiare a tutti.
In quei piattini passa l’amicizia, la condivisione, la parola e il sorriso. Quei piattini aprono le porte e i cuori e fanno sorridere.
Sembra banale ma è così. Quando mi suona e sento il profumo arrivare, ancor prima di lei, mi si allarga il cuore e penso a che bello sarà a cena condividere questa bontà
E poichè trovo questo gesto bello lo faccio anche io e quando preparo qualcosa che so che potrebbe piacerle la chiamo per farglielo assaggiare e il “quaderno dei ricordi” si amplia e si colora e le ricette diventano lettere d’amore per la vita.
Grazie Luciana
Filed under: cucina Tagged: amicizia, amore, crostata, cucina, luciana, ricette, ricordi, sugo